Ospedale del Mare, licenziati 75 operatori sanitari: “Mandati via con un sms, per l’Asl il Covid è finito”
Hanno ricevuto la notizia del loro licenziamento con un sms i 75 operatori socio sanitari dell'ospedale del Mare di Napoli assunti tramite cooperative per fronteggiare l'emergenza Covid. «Lavoravamo all'ospedale del Mare – racconta Antonio Cerlino, uno degli operatori socio sanitari coinvolti, a Fanpage.it – siamo stati chiamati in tanti il 22 ottobre del 2020 per quest'emergenza Covid».
Antonio ricorda le difficili condizioni in cui erano costretti a lavorare nei primi mesi della pandemia. «Abbiamo cominciato con una situazione a volte complicata, senza dpi (dispositivi di protezione individuale, ndr), senza il materiale giusto, ma non ci siamo scoraggiati, siamo andati avanti». Nonostante la paura di poter portare il virus a casa, contagiando le persone più fragili della propria famiglia, questi 75 operatori socio sanitari, come molti altri loro colleghi, hanno continuato ad assistere i pazienti colpiti da questo terribile virus.
Un virus che, nonostante la campagna di vaccinazione, che ha permesso un graduale ritorno alla normalità, continua a richiedere l'impiego del personale sanitario. Così non sembra però per l'Asl Napoli 1: questi 75 operatori socio sanitari hanno ricevuto il messaggio di licenziamento ancor prima che terminasse il loro contratto.
«Siamo stati licenziati tramite un messaggio – spiega Lina Carandente, altra operatrice socio sanitaria licenziata – io ho finito di fare il mio orario e mi è arrivato un messaggio che mi diceva che non c'era più possibilità di lavorare nell'ospedale». Lina ha spiegato che chiedono solo di poter portare a termine il loro lavoro fino alla scadenza del contratto: «Oggi chiediamo solo di poter finire il nostro contratto e di poter avere un po' di umanità. Siamo stati licenziati il 5 novembre, il nostro contratto prevedeva la fine il 31 dicembre di quest'anno».