Orologi di lusso comprati con assegni falsi: le truffe guidate dal carcere di Poggioreale, 7 arresti
Una banda dedita alle truffe, che acquistava beni di lusso, in particolare orologi, pagandoli con assegni falsi, è stata sgominata dalla Polizia di Stato: sono sette le persone arrestate (mentre per un'altra persona è stato disposto l'obbligo di dimora), tutte residenti nella provincia di Napoli; stando a quanto evidenziato dalle indagini, a capo dell'organizzazione criminale ci sarebbe stato un uomo, detenuto nel carcere di Poggioreale, che avrebbe organizzato e gestito le truffe grazie a telefoni cellulari introdotti illecitamente nella casa circondariale napoletana.
Le indagini sono partite nel 2023, dopo la denuncia di un uomo della provincia di Perugia, che ha raccontato agli inquirenti di aver ricevuto un assegno falso come pagamento di 8mila euro per un orologio che aveva messo in vendita su un sito di e-commerce. I successivi accertamenti, condotti dagli agenti del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni di Perugia, hanno permesso di svelare il modus operandi dell'organizzazione.
Sono 50 le truffe messe a segno dai malviventi
Stando a quanto rivelato dai poliziotti, sono 50 le truffe messe a segno dalla banda, sempre con lo stesso modus operandi. Inizialmente, grazie alla ricognizione dei siti di e-commerce, i malviventi individuavano l'orologio di lusso e l'inserzionista che lo aveva messo in vendita. Successivamente, la vittima designata veniva contattata e, dopo aver guadagnato la sua fiducia, i malviventi la convincevano a concludere la vendita, proponendo di effettuare lo scambio nella filiale della banca della vittima, così da consentirle di incassare direttamente l'assegno.
Prima dell'incontro vero e proprio, i malviventi preparavano così gli assegni falsi, nonché false utenze telefoniche e falsi siti internet che inducevano la vittima a credere che gli istituti bancari che emettevano i falsi assegni esistessero realmente. Dopo l'incontro, una volta entrati in possesso dell'orologio di lusso, i malviventi facevano perdere le proprie tracce; soltanto dopo qualche giorno la vittima, contattata dalla propria banca, scopriva che l'assegno ricevuto come pagamento era falso e quindi di essere stata truffata.