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Ornella Pinto, uccisa davanti al figlio: chiesta la conferma dell’ergastolo per l’ex compagno

La Procura di Napoli ha chiesto che venga confermato anche in Appello l’ergastolo per Pinotto Iacomino, l’uomo che il 13 marzo 2021 accoltellò a morte la sua ex compagna Ornella Pinto.
A cura di Valerio Papadia
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Ornella Pinto
Ornella Pinto

Conferma dell'ergastolo per Pinotto Iacomino: questa la richiesta del sostituto procuratore di Napoli Luigi Musto alla Corte d'Assise d'Appello di Napoli per l'uomo che, il 13 marzo del 2021, uccise a coltellate l'ex compagna Ornella Pinto, 40 anni, mentre in casa si trovava anche il figlioletto di soli 4 anni. Nel maggio del 2022, Iacomino venne condannato in primo grado all'ergastolo: oggi, il procuratore Musto ha chiesto che la sentenza di primo grado che ha sancito il carcere a vita per l'uomo venga confermata; alle richieste della Procura di Napoli si è associata anche la parte civile.

L'omicidio di Ornella Pinto, uccisa con 13 coltellate

All'alba del 13 marzo del 2021, Iacomino, ex compagno e convivente di Ornella Pinto, insegnante 40enne, si introduce nella casa in cui avevano vissuto insieme, nel quartiere napoletano San Carlo all'Arena, sorprendendo la donna nel sonno: Iacomino colpisce l'ex compagna con 13 coltellate, mentre in casa è presente anche il figlioletto, un bambino di soli 4 anni. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l'insegnante aveva manifestato l'intenzione di lasciare il compagno e proprio questo avrebbe scatenato la sua furia omicida: nella sentenza di primo grado per Iacomino si tenne conto anche delle aggravanti della premeditazione, crudeltà e convivenza tra la vittima e il suo assassino.

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