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Il Giro d’Italia fa ritardare la consegna agli spacciatori in bici: “Sta tutto bloccato”

I carabinieri di Nola hanno smantellato una banda di spacciatori che vendeva droga nel Napoletano e fino ad Avellino e Palermo; le consegne avvenivano a domicilio con scooter e bici elettriche.
A cura di Nico Falco
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Una cessione di stupefacenti in bicicletta (immagine di repertorio)
Una cessione di stupefacenti in bicicletta (immagine di repertorio)

Droga a domicilio, e anche un regalo per il compleanno: faceva di tutto per fidelizzare i clienti, la banda di spacciatori sgominata dai carabinieri questa mattina, 19 febbraio, con una operazione che ha portato in manette 10 persone (sei in carcere e quattro ai domiciliari). E la tecnica, a quanto pare, funzionava: il giro di droga, dopo i comuni di San Gennaro Vesuviano, Ottaviano, Nola e quelli limitrofi, era arrivato anche ad Avellino e i militari hanno documentato vendite fino a Palermo. Anche se, in qualche caso, ci sono stati degli intoppi: come quando le strade sono state chiuse per il Giro d'Italia a Somma Vesuviana.

Gli ordini su WhatsApp e la consegna a domicilio

Le indagini sono state svolte dai carabinieri di Nola, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Gli indagati sono complessivamente 24, di cui 7 donne. Il giro di affari, hanno ricostruito gli inquirenti, si attestava intorno ai 100mila euro al mese, vendendo droga di vario tipo tra cui cocaina, crack e hashish. I clienti non avevano necessità di raggiungere gli spacciatori, era il contrario: le consegne avvenivano in punti prestabiliti o direttamente presso le abitazioni degli acquirenti usando la tecnica che è stata introdotta con la pandemia, ovvero il delivery con scooter e biciclette elettriche. E gli ordini si potevano fare comodamente dal divano di casa: bastava un messaggino su WhatsApp per concordare quantità, tipo e luogo.

La droga inviata in auto a Palermo

La droga veniva definita "dischetti" o "caffè" nelle conversazioni, per i pagamenti venivano accettate anche carte di debito. La banda si riforniva di stupefacenti da gruppi criminali di Boscoreale. Per le consegne a Palermo la tecnica usata era diversa: veniva consegnata in automobile, con partenza a tarda ora. La banda si riforniva di stupefacenti da gruppi criminali di Boscoreale. In una conversazione intercettata la donna che si occupa dei trasferimenti si raccomanda coi due complici: "Se vado carcerata mantienimi i figli miei".

La dose regalata per il compleanno

La circostanza del regalo di compleanno emerge da una intercettazione che risale al novembre 2022. Un cliente chiede agli spacciatori la consegna di sostanza stupefacente cotta: si riferisce al crack, derivato dalla cocaina che, al contrario di questa, può essere fumato. In quell'occasione gli spacciatori avevano anche ripreso in video la preparazione, per rassicurarlo sulla qualità della merce e sulla procedura utilizzata e, di conseguenza, invogliarlo a comprare di nuovo da loro.

L'imprevisto del Giro d'Italia a Somma Vesuviana

Risale invece all'11 maggio 2023 uno scambio di messaggi tra chi deve consegnare la droga e la donna che organizza gli incontri. Il primo avrebbe dovuto raggiungere il cliente a mezzogiorno, ma c'è un problema: quel giorno a Somma Vesuviana c'è il Giro d'Italia e ci sono state, ovviamente, modifiche alla viabilità. "Sta tutto bloccato", dice. A questo punto l'incontro viene spostato in una zona non interessata dal Giro.

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