Ordinanza De Luca: piazze e strade che chiudono in Campania
Nuova ordinanza della Regione Campania, che chiude piazze, lungomari, parchi, giardini e ville comunali per evitare assembramenti fuori controllo. Vincenzo De Luca dunque è corso ai ripari dopo l'impennata di contagi di questi giorni, che ha reso la Campania una delle regioni più colpite dalla pandemia di coronavirus (e la terza più colpita in assoluto da inizio pandemia). Proprio quest'oggi, come spiegato da alcune fonti vicine a Palazzo a Santa Lucia a Fanpage.it, erano arrivate all'Unità di Crisi della Protezione Civile della Campania diverse segnalazioni di assembramenti fuori controllo anche in piena zona rossa sui lungomari e nelle piazze di tutta la Campania.
Cosa chiude in Campania: piazze e lungomari
L'ordinanza prevede che a partire da domani 11 marzo 2021 e fino al 21 marzo 2021, "è disposta la chiusura al pubblico di parchi urbani, ville comunali, giardini pubblici, lungomari e piazze, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali aperti e alle abitazioni private. I soggetti competenti garantiscono la chiusura di eventuali porte e varchi di accesso". Divieti che non saranno in vigore nella fascia oraria dalle 7.30 alle 8.30 del mattino. Nell'ordinanza, che è la numero 7 del 2021 (e la 106esima da inizio pandemia della Regione Campania), non sono indicate le singole strade, ma è chiaro che le prime zone ad essere interessate saranno il lungomare di Napoli così come quello di Salerno (entrambi finiti nel mirino dopo gli assembramenti degli ultimi giorni), così come ad Avellino, Caserta e Benevento saranno interessate le piazze maggiori e le vie dello shopping già pedonalizzate (ad esempio il corso Vittorio Emanuele del capoluogo irpino).
Stop anche a mercatini rionali e settimanali
Nell'ordinanza numero 7 del 2021, la Regione Campania ha anche disposto che "con decorrenza dal 12 marzo 2021 e fino al 21 marzo 2021, è vietato lo svolgimento di fiere e mercati per la vendita al dettaglio, ivi compresi quelli rionali e settimanali, anche con riferimento alla vendita di generi alimentari. Sono esclusi dal divieto i negozi siti in prossimità o all’interno di aree mercatali, purché provvisti di servizi igienici autonomi, limitatamente alla vendita dei generi alimentari e alle altre attività consentite sul territorio regionale dal Dpcm del 2 marzo 2021″. Inoltre, viene ancora una volta raccomandato "di evitare assembramenti e ai datori di lavori pubblici e privati il ricorso alle percentuali più alte possibili di modalità di lavoro agile".