Cosa si può fare a Natale e a Capodanno a Napoli e in Campania dopo l’ordinanza De Luca: regole e divieti
Con due ordinanze la Regione Campania ha "blindato" vigilia e Natale, San Silvestro e Capodanno dagli assembramenti che tanto incidono sull'aumento dei contagi da Nuovo Coronavirus. Il timore è che la variante Omicron del Covid-19, molto più contagiosa, possa far salire alle stelle il livello di infetti nel periodo di fine dicembre-inizio gennaio 2022.
Dunque, con l'ordinanza 27 del 15 dicembre, il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha introdotto nuove restrizioni e regole soprattutto per evitare gli aperitivi all'aperto. Confermate le mascherine obbligatorie all’aperto, introdotto il divieto di consumo di cibo e bevande nei pressi di bar o piazze. Le nuove regole hanno validità dal 23 dicembre al 1° gennaio. L'ordinanza numero 28 del 19 dicembre, impone invece il divieto di feste al chiuso nel periodo pre natalizio e prima di Capodanno.
Vietate feste ed eventi all’aperto e nei locali
L'ordinanza di fatto vieta «feste ed eventi consimili in sale da ballo, discoteche e locali assimilati». Dunque addio a concerti, addio a compleanni, feste di laurea, anniversari eccetera, ovvero eventi privati per i quali si affitta un locale. Vietati anche gli show con posti in piedi in locali chiusi, così come le classiche notti da discoteca, le "serate danzanti".
Divieto di consumo di cibo e bevande nelle aree pubbliche
Perché questa decisione? La ratio dell'ordinanza è impedire assembramenti incontrollati nelle stradine della movida nei giorni immediatamente precedenti il Natale e il Capodanno.
a decorrere dal 23 dicembre 2021 e fino al 1 gennaio 2022
- per l’intero arco della giornata è fatto divieto di consumo di cibo e bevande, alcoliche e non alcoliche, con esclusione dell’acqua, nelle aree pubbliche, ivi compresi gli spazi antistanti gli esercizi commerciali, le piazze, le ville e i parchi comunali.
- Resta consentito il consumo ai tavoli all’aperto, nel rispetto del distanziamento previsto;
nei luoghi pubblici all’aperto è fatto divieto di svolgimento di eventi, feste o altre manifestazioni che possano dar luogo a fenomeni di assembramento o affollamento;
nei giorni 23, 24, 25, 31 dicembre 2021 e 1 gennaio 2022
- dalle ore 11 e fino alle ore 5 del giorno successivo, ai bar e agli altri esercizi di ristorazione è fatto divieto di vendita con asporto di bevande, alcoliche e non alcoliche, con esclusione dell’acqua.
Obbligo di mascherina anche all’aperto
L'ordinanza ultima di De Luca conferma l’obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale (stiamo parlando delle mascherine), anche all’aperto, in ogni luogo non isolato, come centri urbani, piazze, lungomari nelle ore e situazioni di affollamento, code, file, mercati, fiere, contesti di trasporto pubblico all’aperto. La Regione ha spesso chiesto più controlli: difficili, vista la mole enorme di persone potenzialmente da controllare e monitorare.
L’obbligo di mascherina nei luoghi all'aperto
Resta consentito il solo svolgimento di pranzi e/o cene, nel rispetto dei protocolli vigenti, nonché di altri eventi esclusivamente in forma statica, con posti seduti e pre-assegnati e con obbligo di indossare la mascherina per tutta la durata dell’evento. Dunque: le cene spettacolo sono consentite, a meno che non si trasformino in discoteca o in concerto.
Le regole per ristoranti e bar
Ristoranti e bar possono far sedere all'esterno o all'interno, controllando ovviamente il green pass, i propri clienti e servire loro tutto quel che vogliono, nel rispetto dei protocolli su distanze fra tavoli, numero di commensali per tavolo e areazione del locale. Non possono organizzare eventi che causino assembramenti.
Sì a pranzi e cene con obbligo di mascherina
Cosa succede per le cene e per i pranzi? Sono consentiti. A patto che, si legge in ordinanza, vi sia il rispetto dei protocolli vigenti. Sono eventi in forma statica, con posti seduti e preassegnati e con obbligo di indossare la mascherina per tutta la durata dell’evento..
Nessuna restrizione per gli spostamenti
Gli spostamenti all'interno delle singole città della Campania, gli spostamenti interprovinciali, gli spostamenti interregionali e internazionali da e per la nostra regione, sono al momento regolarmente consentiti (per l'estero vigono le regole nazionali in materia di trasporto aereo o ferroviario). Non si escludono tuttavia eventuali nuove restrizioni decise dal governo.