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Operaio morto durante i lavori all’Università: 2 condanne e 6 assoluzioni al processo

Due condanne e sei assoluzioni per la morte di Luciano Palestra, l’operaio morto durante i lavori di ristrutturazione nella Facoltà di Ingegneria ad Aversa.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Due condanne e sei assoluzioni: questo il verdetto del Tribunale di Napoli Nord per la morte di Luciano Palestra, l'operaio di 41 anni morto il 29 ottobre del 2015 travolto da un solaio crollato durante i lavori di ristrutturazione alla sede della Facoltà di Ingegneria ad Aversa, in provincia di Caserta. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, mentre Palestra ed altri operai erano impegnati nei lavori di impermeabilizzazione dei solai dell'università, avvenne il fatidico crollo che lo travolse in pieno. Gli altri operai erano invece riusciti a mettersi in salvo.

Per la morte dell'operaio, originario di Somma Vesuviana nel Napoletano e all'epoca dei fatti 41enne, sono stati condannati dal giudice monocratico Cioffi due persone: Agostino Tizzano, legale rappresentante della società che si stava occupando dei lavori, e Salvatore Di Caprio, direttore dei lavori e responsabile per la sicurezza. Tizzano è stato condannato a due anni, Di Caprio a 1 anno e 4 mesi. Per entrambi è stata istituita la sopensione della pena, subordinata al pagamento di una provvisionale in favore delle parti civili: tra queste, oltre ai familiari della vittima, anche la Cgil e l'Università della Campania "Luigi Vanvitelli". Assolti invece tutti gli altri sei imputati: Raffaele Tizzano, Ciro Frattolillo, Amedeo Lepore, Massimo Magrone, Nunziante Guadagno e Aniello Mocerino.

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