Operaio decapitato nel Salernitano, il collega arrestato dopo due anni
È stato arrestato per omicidio aggravato e occultamento di cadavere Singh Davinder, cittadino indiano indagato per la morte dell'operaio Gurinder Singh, il cui cadavere venne ritrovato nel febbraio 2022 a Palomonte, in provincia di Salerno. L'uomo è stato accompagnato in carcere dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Eboli, in esecuzione di una ordinanza applicativa della misura cautelare emessa dal Tribunale del Riesame di Salerno su richiesta della locale Procura.
L'omicidio, hanno ricostruito gli investigatori, risale al dicembre 2021, un paio di mesi prima del ritrovamento del corpo. Per identificare la vittima, all'epoca, furono necessarie le analisi genetiche: l‘uomo era stato percosso, sventrato e decapitato. Le indagini si erano concentrate su Davinder, suo connazionale, che condivideva con lui un prefabbricato di pochi metri quadrati messo a disposizione dalla titolare dell'azienda bufalina nella quale lavoravano entrambi: nella casa e nell'automobile dell'indagato la Polizia Scientifica aveva trovato tracce di sangue compatibili col profilo genetico della vittima.
La ricostruzione non aveva convinto il gip, che non aveva ritenuto sufficienti gli elementi e aveva tenuto in considerazione le dichiarazioni di alcuni testimoni secondo i quali la vittima era ancora in vita fino al 28 dicembre 2021, quando l'indagato si trovava in India. Il Riesame aveva però evidenziato delle anomalie proprio in quel viaggio: il biglietto era stato acquistato poche ore prima della partenza e l'uomo non aveva registrato bagagli. Il 26 ottobre 2023 il Riesame aveva quindi accolto l'appello della Procura di Salerno e disposto la custodia cautelare in carcere, che non era stata eseguita in quanto non erano scaduti i termini per l'eventuale impugnazione in Cassazione.