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Open Arms sbarca a Salerno con 60 migranti: tanti i minori, c’è anche una 17enne incinta

Sono sbarcati a Salerno i 60 migranti salvati nelle acque libiche dalla Open Arms. Molti i minori, c’è anche una 17enne incinta e già madre di un piccolo.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Mariam, una delle minori sbarcate a Salerno. Foto: OpenArms
Mariam, una delle minori sbarcate a Salerno. Foto: OpenArms

Sono sbarcati a Salerno nel tardo pomeriggio di oggi venerdì 5 gennaio i 60 migranti salvati dalla Open Arms, la nave dell'Ong spagnola che ieri aveva ricevuto dal governo italiano il via libero all'attracco a Salerno. Ad accoglierli, oltre ai volontari della Caritas di Salerno, anche il viceprefetto vicario Franca Fico, il questore Giancarlo Conticchio, il colonnello e comandante provinciale dei carabinieri Filippo Melchiorre, e l'assessore alle Politiche Sociali del comune di Salerno, Paola De Roberto.

Sono 60 i migranti salvati dalla Open Arms: tra questi, 17 minori (6 dei quali sotto i 14 anni), una 17enne incinta ed un bimbo piccolo. La maggior parte arrivano da Mali, Burkina Faso e Costa d'Avorio, e sono stremati dopo una lunga traversata nel deserto: sono stati salvati dopo che le loro imbarcazioni si sono ribaltate al largo della Libia. Dopo cinque giorni, sono finalmente arrivati a Salerno: dopo i controlli di rito, verranno smistati nei centri d'accoglienza campani e fuori regione.

Le loro condizioni di salute al momento "non destano particolari preoccupazioni", ha spiegato Franca Fico, "forse c'è una questione di malnutrizione per un bimbo, che è seguito sia dall'Usmaf che dall'Asl", ma per gli altri non sarebbero state registrate criticità. Fico ha poi spiegato che già in riunione nelle scorse ore era stato deciso "il riparto regionale, così come la partenza di alcuni minori per il Cara di Brindisi. Gli altri rimarranno a Salerno". Tra questi, la 17enne incinta, e già madre di un bambino, che sarà accolta dal comune salernitano.

Tra questi c'è anche Mariam, piccola che arriva dal Camerun, in viaggio per cercare di raggiungere i suoi genitori in Francia. Lo ha spiegato Open Arms, che aggiunge: "L'abbiamo incontrata su una barca in pericolo e sovraffollata. Si tratta di una bambina intelligente che ha già dovuto affrontare molte difficoltà, che è già sopravvissuta a molti pericoli. Oggi è più serena, sa che sta iniziando una nuova vita", spiegano ancora dalla Ong spagnola.

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