Omofobia, ragazze aggredite perché lesbiche: una ha perso due denti
Due ragazze lesbiche sono state aggredite da un uomo a Castel San Giorgio, nel Salernitano. L'uomo, a quanto si apprende, si sarebbe scagliato contro le due solo perché fidanzate: un'aggressione particolarmente violenta, tanto che una delle ragazze ha perso due denti per i colpi subiti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno bloccato l'uomo, risultato essere un 40enne del posto già noto alle forze dell'ordine. La Procura di Nocera Inferiore sta indagando sulla vicenda ma tutte le piste sembrano portare alla matrice omofoba dell'aggressione: le due ragazze sarebbero state aggredite solo perché lesbiche. Entrambe originarie di Nocera Inferiore, convivono a Castel San Giorgio e sono coetanee dell'aggressore.
L'aggressione omofoba sotto casa
Tutto è accaduto nella notte tra martedì e mercoledì scorsi: l'uomo le avrebbe raggiunte sotto casa a Castel San Giorgio e, con una scusa, le avrebbe fatte scendere. E a quel punto, avrebbe fatto scattare la violenza. Urla, calci e pugni, con una violenza che gli inquirenti ritengono "ingiustificata" e riconducibile alla matrice omofoba. Neanche alla vista dei militari dell'Arma, intervenuti poco dopo grazie all'allarme lanciato da una delle due vittime, si è calmato ed ha continuato con calci e pugni. Pesante il bilancio: lividi, ecchimosi, escoriazioni ma soprattutto due denti fatti saltare ad una delle due vittime della brutale aggressione. I carabinieri sono riusciti a bloccarlo a fatica, e portarlo così in caserma per l'identificazione prima e per la verbalizzazione delle accuse poi: ma perfino mentre veniva portato via continuava ad insultare le due ragazze. Si trova ora in regime di arresti domiciliari, mentre le due vittime della brutale aggressione sono state immediatamente soccorse per le botte subite. Si tratta del secondo grave fatto di cronaca che riguarda un'aggressione gratuita verso persone appartenenti alla comunità LGBT: nelle scorse ore, la trasngender Sara Lopez era stata ferita da proiettili a pallini a Pompei mentre si trovava in strada.
Arcigay Salerno: "Pronti a dichiararci parte civile"
"La deriva omofoba e violenta è passata ai fatti. Una violenza gratuita ed inaudita frutto di uno stigma e di un pregiudizio dilagante e sostenuto da una strumentale retorica politica e da linguaggi d'odio che non sono più tollerabili". Così Francesco Napoli, Presidente di Arcigay Salerno, ha commentato l'assurda vicenda di Castel San Giorgio. "Mentre prosegue la nostra battaglia per l'approvazione al Senato del ddl Zan non possiamo non alzare un grido disperato: servono interventi educativi e regolamenti amministrativi che pongano un freno a questi atti. Servono maggiori controlli e progettualità in capo alle singole amministrazioni che sono tenute a tutelare tutte e tutti i cittadini e le cittadine. Non sappiamo ancora come si evolverà la vicenda, tuttavia come sempre siamo disponibili ad offrire supporto legale e psicologico alle vittime ed a costituirci parte civile in un eventuale processo".