Omicidio Ugo Russo: respinta integrazione a incidente probatorio, udienza il 23 maggio
Il gup di Napoli Tommaso Perrella non ha concesso l'integrazione all'incidente probatorio nell'ambito del procedimento giudiziario sulla morte di Ugo Russo, il 15enne napoletano ucciso nel febbraio 2020 dal carabiniere che poco prima aveva tentato di rapinare; l'udienza preliminare è stata quindi rinviata al prossimo 23 maggio, quando verranno ascoltate le parti.
L'integrazione era stata chiesta dalla Procura di Napoli nella precedente udienza, agli inizi di marzo. Oggi all'esterno del Tribunale di Napoli si è tenuto un presidio del comitato "Verità e giustizia per Ugo Russo", che ha annunciato una iniziativa per il prossimo 15 maggio a cui prenderà parte anche Ilaria Cucchi. Dopo la discussione, commenta il comitato sui profili social, si "deciderà finalmente sul rinvio a giudizio. Dopo tre anni e mezzo questo processo dece cominciare".
La morte del giovane napoletano risale alla notte tra il 29 febbraio e il 1 marzo 2020. Ugo Russo aveva tentato di rapinare, insieme a un complice, un carabiniere che si trovava con una ragazza in via Orsini, zona Santa Lucia, nel centro di Napoli, usando una pistola che poi si sarebbe rivelata una replica. Il militare esplose quattro colpi con la pistola d'ordinanza, le pallottole raggiunsero il ragazzo anche alla testa, uccidendolo praticamente all'istante.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti non avrebbe sparato per legittima difesa, come da lui sempre sostenuto: due colpi sarebbero stati sparati mentre il ragazzo era già in fuga, quindi a pericolo cessato; il carabiniere è indagato per omicidio volontario, la famiglia del quindicenne ha annunciato di voler costituirsi parte civile al processo.