Omicidio Ugo Russo, al via l’udienza preliminare: il carabiniere in aula l’8 febbraio 2023
A poche settimane dal terzo anniversario della morte di Ugo Russo, è stata fissata la data per l'udienza preliminare dinanzi al giudice Tommaso Perrella, prevista per l'8 febbraio 2023, a seguito della richiesta di rinvio a giudizio a carico del carabiniere, che sparò la notte tra il 29 febbraio e il 1 marzo 2020. Sarà sempre in questa sede che il giudice dell'udienza preliminare stabilirà se l'imputato sarà rinviato a giudizio o no. La famiglia di Ugo Russo, rappresentata dagli avvocati Giovanni Fusco, Antonio Mormile e Domenico Di Donato, ha deciso di costituirsi come parte civile. La storia della morte di questo ragazzo è stata a lungo oggetto di diversi appelli da parte della sua famiglia.
La svolta degli scorsi mesi dopo due anni e mezzo
Il 6 ottobre 2022 c'era stata la conclusione delle indagini preliminari della Procura di Napoli, indagini partite quando era procuratore Giovanni Melillo e terminate sotto il coordinamento dell'attuale procuratrice reggente Rosa Volpe. L'ipotesi a quel tempo era quella di omicidio volontario, con aggravante di tempo e luogo "tali da ostacolare la privata difesa", di aver commesso il fatto con l'abuso di poteri e violazione dei doveri inerenti la pubblica funzione e il pubblico servizio e con quella di aver commesso il fatto ai danni di un minore.
Secondo quanto si poteva evincere dalle conclusioni delle indagini preliminari, i colpi esplosi verso Ugo dal carabiniere fuori servizio sono 4, i primi due a distanza ravvicinata. Uno lo trapassa alla spalla sinistra, l'altro manca il bersaglio. Gli inquirenti sostengono anche che "Ugo Russo era in fuga cercando di raggiungere il motoveicolo" e che il carabiniere fuori servizio "usciva dalla posizione di parcheggio collocandosi quasi perpendicolarmente alla posizione precedente ed esplodeva altri 2 colpi all'indirizzo di Ugo Russo". Uno lo raggiunge in posizione sottosternale, l'altro "lo colpiva alla testa, trapassandola, e provocandogli lesioni irreversibili che, successivamente, ne avrebbero cagionato la morte".
La morte del ragazzo tra il 29 febbraio e il 1 marzo 2020
La notte in cui Ugo trova la morte inizia con lui in sella a un motorino con un altro ragazzo. Si avvicina a un'auto a via Generale Giordano Orsini, a pochi passi da Piazza del Plebiscito a Napoli. Con sé ha una pistola giocattolo, priva del tappo rosso. La punta a un uomo, che si scoprirà essere un giovane carabiniere fuori servizio, che è a bordo della vettura insieme a una ragazza.
Quanto accaduto dopo, in questi ormai tre anni è stato al centro delle indagini della Procura di Napoli. Il carabiniere spara e Ugo muore, dopo aver tentato una rapina, a soli 15 anni. Dalle prime ricostruzioni con una nota diffusa dalle forze dell'ordine, si sosterrà che il carabiniere si è qualificato.
Il ragazzo che era con Ugo sosterrà il contrario, in un primo momento. La famiglia di Ugo, poche ore dopo la notizia dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, aveva spiegato a Fanpage.it: "Chiediamo giustizia per nostro figlio, che doveva essere messo a confronto con il suo errore, che abbiamo sempre riconosciuto".