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Omicidio Tommasino, consigliere comunale di Castellammare ucciso in un agguato: arrestati i presunti mandanti

Gino Tommasino, consigliere comunale del PD a Castellammare di Stabia, venne ucciso in un agguato il 3 febbraio 2009: dopo 15 anni, sono stati arrestati i presunti mandanti; c’è anche il boss Vincenzo D’Alessandro.
A cura di Valerio Papadia
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Ci sarebbero anche i presunti mandanti dell'omicidio di Gino Tommasino, consigliere comunale del PD a Castellammare di Stabia, ucciso in un agguato il 3 febbraio del 2009, tra le sei persone che sono state arrestate questa mattina nell'operazione dei carabinieri del Nucleo Investigativo della compagnia di Torre Annunziata, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Tra i mandanti dell'omicidio del consigliere comunale figurerebbe anche Vincenzo D'Alessandro, boss dell'omonimo clan; anche gli altri destinatari del provvedimento sarebbero legati al clan di Castellammare di Stabia.

Le indagini dei carabinieri e della Procura antimafia partenopea hanno permesso di fare luce anche su altri omicidi di camorra avvenuti in quegli anni. Tra gli arrestati, infatti, figurano anche due persone coinvolte negli omicidi di Carmine D'Antuono e Federico Donnarumma, uccisi in un agguato in pieno giorno a Gragnano nel 2008; Donnarumma venne colpito e ucciso erroneamente, dal momento che il vero obiettivo dell'agguato era D'Antuono.

L'omicidio del consigliere comunale Gino Tommasino

Il 3 febbraio 2009, in pieno giorno, poco dopo le 15, Gino Tommasino si trovava a bordo della sua auto in viale Europa, nel cuore di Castellammare di Stabia; i killer, in sella a due scooter, affiancarono la vettura, che venne tempestata di proiettili. Per il consigliere comunale non ci fu nulla da fare; miracolosamente illeso il figlio di 13 anni, che si trovava anch'egli a bordo dell'auto.

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