Omicidio Pasquale Tortora, ucciso ad Acerra: dopo 5 mesi arrestati i due presunti killer

Ci sono due arresti per l'omicidio di Pasquale Tortora, 55 anni, fratello del boss Domenico: l'uomo è stato ucciso a colpi di pistola lo scorso 20 maggio ad Acerra, nella provincia di Napoli. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno arrestato due persone – si tratta di un 29enne di Qualiano e un 34enne di Marano – entrambi già noti alle forze dell'ordine e fortemente indiziati di omicidio volontario, porto e detenzione illegale di arma da fuoco e ricettazione, reati tutti aggravati dalle modalità e dalle finalità mafiose.
Le indagini, durate cinque mesi, sono state molto articolate e si sono avvalse delle telecamere di videosorveglianza poste nel luogo dell'agguato: al termine delle indagini, i militari dell'Arma hanno raccolto elementi a sufficienza per ritenere i due arrestati responsabili del delitto, che sarebbe maturato nell'ambito di conflitti negli ambienti camorristici locali. Le indagini hanno inoltre rivelato che, per l'omicidio, è stata utilizzata una pistola di grosso calibro, rubata anni prima nel Salernitano, che dopo il delitto è stata abbandonata sotto un ponte tra Acerra e Pomigliano d'Arco. Anche la vettura utilizzata per arrivare sul luogo del delitto è risultata rubata in un paese del Napoletano nel 2019; ad ogni modo, sia l'arma che la vettura, rinvenute dopo l'omicidio e analizzate dai carabinieri del Ris di Roma, sono state determinanti per identificare uno dei due arrestati.
L'omicidio di Pasquale Tortora
Lo scorso 20 maggio, Pasquale Tortora, fratello del boss Domenico e considerato dalle forze dell'ordine esponente di spicco dell'omonimo clan, si trovava in via Gennaro Calzolaio ad Acerra quando, in pieno giorno, intorno all'ora di pranzo, è stato avvicinato da due sicari, che gli hanno sparato numerosi colpi d'arma da fuoco, colpendolo alla testa: per il 55enne non c'è stato nulla da fare.