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Omicidio Ornella Pinto, il marito perde la potestà genitoriale: vietato qualsiasi contatto col bambino

È stata revocata la potestà genitoriale a Pinotto Iacomino, il 43enne che uccise la ex, Ornella Pinto, mentre il loro figlio di 4 anni dormiva nella stanza accanto.
A cura di Nico Falco
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Il Tribunale per i Minorenni di Napoli ha revocato la potestà genitoriale a Pinotto Iacomino, il 43enne in carcere per l'omicidio della sua ex, Ornella Pinto, insegnante di sostegno 40enne, uccisa nella notte del 13 marzo 2021 nella sua casa nel centro di Napoli. Per i giudici, a prescindere dallo stato di detenzione, l'uomo ha "manifestato di non avere alcuna capacità e alcuna sensibilità, non avendo esitato a colpire brutalmente la sua compagna alla presenza del bambino".

Ornella Pinto uccisa a Napoli dall'ex Pinotto Iacomino

Quella notte di quasi due anni fa Iacomino, è stato ricostruito, era entrato nell'abitazione dove aveva vissuto con Ornella Pinto e l'aveva accoltellata nel sonno, mentre il loro bambino di 4 anni dormiva nella stanza accanto; per uccidere la donna aveva usato un coltello prelevato nella cucina dell'hotel che gestiva e aveva sferrato 13 coltellate.

Nello scorso novembre l'uomo, dopo aver confermato la dinamica ricostruita dagli inquirenti nei tre precedenti interrogatori, ha cambiato versione: ha sostenuto che l'omicidio sarebbe avvenuto durante una discussione e di non avere portato il coltello con sé ma di averlo preso nella cucina dell'abitazione. Una mossa, secondo gli inquirenti, per tentare di far cadere le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, che potrebbero portare alla condanna all'ergastolo.

Revocata la potestà genitoriale a Iacomino

Dopo l'omicidio Iacomino aveva lasciato l'abitazione, si era costituito qualche ora dopo a Montegabbione, in provincia di Terni. Il piccolo era stato affidato alla sorella di Ornella, Stefania Pinto, difesa dagli avvocati Valeria Pessetti e Carmine Capasso; la donna ora ha assunto la potestà genitoriale del bambino. La potestà genitoriale per Iacomino era stata già sospesa, l'uomo è attualmente sotto processo davanti alla Corte di Assise.

I giudici hanno inoltre disposto che Iacomino non possa avere rapporti col figlio, nemmeno epistolari, per evitare ulteriori ripercussioni sul benessere psichico del bambino: sono stati vietati gli incontri, i contatti e le comunicazioni, con qualsiasi modalità.

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