Omicidio mamma di Donato De Caprio, vicina in carcere: rapina progettata da un mese, madre strangolata col tubo
Stefania Russolillo avrebbe progettato per circa un mese la rapina all’interno dell’abitazione della sua vicina di casa, Rosa Gigante, 72 anni, mamma di Donato De Caprio, il salumiere tiktoker napoletano famoso per lo slogan "con mollica o senza", ma solo la mattina del 18 aprile scorso sarebbe riuscita ad entrare con l’inganno con lo scopo di appropriarsi di monili e danaro.
L'anziana donna sarebbe stata, poi, strangolata con un tubicino di gomma, dopo essere stata scagliata contro le pareti dell’abitazione e scaraventata a terra. Prima di abbandonare il luogo teatro degli eventi, Russolillo, che al momento è indagata, avrebbe tentato di incendiare il cadavere della vittima.
Le indagini della Squadra Mobile di Napoli
Queste le ricostruzioni del terribile delitto avvenuto il 18 aprile scorso a Pianura, quartiere nord di Napoli, secondo gli investigatori e gli inquirenti che stanno indagando sulla vicenda. Ieri, lunedì 18 settembre 2023, la Polizia di Stato, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti di Stefania Russolillo, 47enne napoletana, ritenuta gravemente indiziata dei reati di omicidio aggravato dalla premeditazione, rapina aggravata e tentata distruzione di cadavere.
La misura cautelare è stata emessa all’esito delle indagini condotte dalla Squadra Mobile in relazione all’episodio avvenuto il 18 aprile, quando è stato rinvenuto il cadavere di una donna all’interno della sua abitazione nel quartiere pianura. Le immediate attività hanno consentito di sottoporre l’indagata a fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli per il reato di omicidio.
La Procura: "Rosa Gigante strangolata con un tubicino di gomma"
Dagli ulteriori accertamenti svolti anche dal personale del Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica di Napoli è emerso che la 47enne avrebbe progettato per circa un mese la rapina all’interno dell’abitazione della vittima e solo la mattina del 18 aprile sarebbe riuscita a farvi accesso con l’inganno al fine di appropriarsi di monili e danaro.
La donna avrebbe portato con sé un tubicino in gomma che ha poi utilizzato per strangolare la persona offesa dopo averla scagliata contro le pareti dell’abitazione e scaraventata a terra. Prima di abbandonare il luogo teatro degli eventi l’indagata avrebbe tentato di incendiare il cadavere della vittima.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.