Omicidio di Rosa Alfieri: “Ho capito che era lui il ricercato. E ho avvisato un amico carabiniere”
Felpa rossa e atteggiamento che pare non destare sospetti. Sono passati forse pochi minuti da quanto Elpidio D'Ambra ha ucciso Rosa Alfieri, a Grumo Nevano comune poco distante da Napoli. In questo frame il giovane, reo confesso, si trova nella stazione ferroviaria di Frattamaggiore per comprare un gratta e vinci. Dopo aver constatato di non aver vinto nulla, compra anche una mascherina, necessaria per salire a bordo del treno che lo porterà a Napoli, dove verrà individuato dalle forze dell'ordine all'ospedale San Paolo, a Fuorigrotta.
I carabinieri poco dopo l'omicidio della 23enne si sono messi sulle tracce di D'Ambra, cercando ovunque. Anche e soprattutto nelle telecamere di videosorveglianza disseminate per la città. È così che sono arrivati al filmato del giovane, chiedendo, scavando.
Uno dei ragazzi del locale all'interno della stazione dove D'Ambra è stato visto, spiega di non voler aggiungere nulla rispetto a una vicenda così dolorosa, per tutti. Le forze dell'ordine, semplicemente, hanno chiesto se proprio quel giovane fosse passato di lì. Successivamente la memoria e le foto diffuse sul web hanno fatto il resto:
Appena ho avuto contezza che il ragazzo venuto nel bar fosse quello ricercato dai carabinieri per omicidio, ho avvisato tempestivamente un mio amico brigadiere dei carabinieri in servizio a Roma. Lui mi diceva di bloccare le immagini di videosorveglianza per non farle sovrascrivere e ha avvisato il personale della stazione dei carabinieri di Grumo Nevano per veicolare le indagini.
In tanti hanno cercato di carpire dettagli di quei momenti, ma la vicenda porta con sé un dolore che merita rispetto. Prima delle indagini dei carabinieri, infatti, D'Ambra era un avventore come tanti. La verità di quei momenti è forse custodita nelle immagini della sorveglianza che ora hanno solo le forze dell'ordine.
Secondo quanto ricostruito fino a questo momento Elpidio D'Ambra avrebbe attirato Rosa con una scusa banale. Avrebbe infatti chiesto una mano per capire gli importi di una bolletta. Poi una voce nella sua testa, come ha spiegato lo stesso 31enne durante l'interrogatorio, gli avrebbe intimato di uccidere la ragazza. Nel frattempo mentre proseguono le indagini e si attende l'esame autoptico previsto per oggi, Grumo Nevano si prepara a dare l'ultimo saluto a Rosa, previsto per mercoledì 9 febbraio nella chiesa di San Tammaro.