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Omicidio di camorra risolto dopo 22 anni: vittima scambiata per un altro e sciolta nell’acido

Due affiliati al clan Polverino sono stati arrestati 22 anni dopo per l’omicidio di Giulio Giaccio, 26enne ucciso nel 2000: il giovane era stato scambiato per un altro uomo che aveva una relazione con la sorella dei due killer.
A cura di Valerio Papadia
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Giulio Giaccio
Giulio Giaccio

Un omicidio che per oltre 20 anni è sembrato essere senza soluzione ha invece visto il suo epilogo nelle scorse ore, quando i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno arrestato Salvatore Cammarota e Carlo Nappi – già detenuti, il primo a L'Aquila e il secondo a Livorno – ritenuti dagli inquirenti affiliati al clan Polverino e responsabili dell'omicidio di Giulio Giaccio, giovane di 26 anni ucciso a Marano, nella provincia partenopea, il 30 luglio del 2000, ben ventidue anni fa. I due sono indagati non solo per l'omicidio del 26enne, ma anche per la distruzione del cadavere.

Giaccio scambiato per l'uomo che aveva una relazione con la sorella di uno dei due killer

Le indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea, non solo hanno permesso di identificare i due killer, ma anche di ricostruire la dinamica dell'omicidio e il contesto nel quale si è verificato. Grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, gli inquirenti hanno appurato che Giaccio, muratore e incensurato, era stato scambiato per l'uomo che intratteneva una relazione con la sorella di uno dei due killer, relazione che non era vista di buon occhio e per la quale l'amante sarebbe dovuto essere punito.

I due killer si erano finti poliziotti

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due killer, fingendosi poliziotti, avevano raggiunto il 26enne all'esterno della sua abitazione e lo avevano costretto a salire in auto con loro. Pur negando la relazione con la sorella di uno dei due, Giaccio era stato ucciso a colpi di pistola e il suo cadavere distrutto completamente, disciolto nell'acido.

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