Omicidio di camorra a Napoli, De Angelis attirato in trappola e ucciso sotto casa a Soccavo
Potrebbe essere stato attirato in una trappola, Emmanuele De Angelis, il 29enne ucciso nella notte in via Contieri, a Soccavo, periferia ovest di Napoli: dagli accertamenti della Polizia di Stato è emerso che il ragazzo abitava proprio tra quelle palazzine dove lo hanno raggiunto i killer. Secondo una prima ricostruzione il giovane, con precedenti penali non associativi ma considerato nell'orbita del clan Vigilia, sarebbe stato raggiunto dai sicari sotto casa, probabilmente indotto a uscire con un pretesto, e lì lo avrebbero freddato con diversi colpi di pistola mentre andava verso il suo scooter parcheggiato nel cortile.
Omicidio di camorra a Soccavo, Emmanuele De Angelis ucciso sotto casa
L'orario dell'omicidio non è stato ancora definito. Il corpo è stato scoperto stamattina, intorno alle 7:30, quando al 113 sono arrivate delle segnalazioni per la presenza di un cadavere in strada, ma De Angelis potrebbe essere stato ammazzato anche nella notte. Quel che è certo è che chi ha sparato lo ha fatto per uccidere: almeno 5 colpi di pistola, alcuni dei quali diretti alla testa. Eppure il ragazzo non risulta inquadrato nella criminalità locale: nel suo passato figurano dei precedenti per ricettazione e per detenzione di stupefacenti ma non ha riportato condanne per reati associativi. Così come appare certo che chi lo ha ammazzato sapeva dove e come trovarlo.
Negli ultimi tempi il giovane potrebbe essersi però avvicinato al clan Vigilia: di recente è stato infatti fermato e controllato insieme a persone che gravitano nell'orbita del clan. Le indagini sono affidate alla Squadra Mobile (diretta da Alfredo Fabbrocini), che sta cercando di ricostruire le ultime ore del 29enne e soprattutto le sue frequentazioni, compresi i legami con la cosca di camorra considerata egemone a Soccavo.
L'ipotesi della trappola appare verosimile soprattutto perché via Contieri, dove è avvenuto l'omicidio, non è una strada di passaggio: si trova nella zona più antica del quartiere, incassata tra aree di campagna e piccoli edifici residenziali; le palazzine dove abitava De Angelis non sono direttamente visibili dalla strada e, di contro, un appostamento in attesa dell'obiettivo in una strada praticamente vuota avrebbe facilmente attirato l'attenzione.
Agguato a Soccavo: guerra tra clan o epurazione interna
L'omicidio di stanotte potrebbe essere collegato al ferimento di ieri pomeriggio, quando Antonio Ernano, 45enne cognato del capoclan Alfredo Vigilia ‘o Niro, è stato colpito da una pallottola in via vicinale Palazziello, nella roccaforte del gruppo malavitoso. Contro Ernano sono stati esplosi numerosi colpi, sul posto la Polizia ha rinvenuto diversi bossoli: anche quello potrebbe essere stato un agguato.
Entrambi gli episodi sono avvenuti in aree ritenute sotto il controllo del clan Vigilia. Da qui, le due ipotesi su cui gli investigatori sono al lavoro: potrebbe trattarsi di una epurazione interna del clan, ma anche di un attacco frontale ai Vigilia da inquadrare negli scontri di camorra che ormai da mesi vanno avanti nell'area flegrea e coinvolgono le cosche dei quartieri Bagnoli, Fuorigrotta, Soccavo e Pianura.
Alcuni mesi fa a Pianura fu bloccato un summit di camorra a cui stavano prendendo parte un giovane ras del quartiere, un pregiudicato ritenuto a capo di un gruppo autonomo di Miano e il nipote di Antonio Scognamillo, alias Tonino ‘o Parente, per anni reggente del clan Grimaldi di Soccavo; quell'incontro, secondo gli inquirenti, serviva a definire le linee di un accordo tra i diversi gruppi criminali e le strategie di espansione sul quartiere e sulla vicina Soccavo, compreso il Rione Traiano.