Omicidio del prof di Melito, convalidato fermo del bidello sotto accusa. Si chiama Giuseppe Porcelli
Si chiama Giuseppe Porcelli, ha 54 anni, è collaboratore scolastico della scuola "Marino Guarano" di Melito di Napoli ed è l'uomo sottoposto a fermo per l'omicidio di Marcello Toscano, il professore di sostegno ammazzato a pugnalate davanti l'istituto del Napoletano mercoledì scorso. Oggi si è tenuta l'udienza di convalida del fermo di polizia che ha avuto esito positivo. Nell'interrogatorio dinanzi al Giudice per le indagini preliminari (Gip), l'uomo si si è avvalso della facoltà di non rispondere. Non vi è dunque al momento alcuna sua dichiarazione di colpevolezza. Dopo la convalida il bidello è stato portato in carcere, nella casa circondariale di Poggioreale a Napoli.
Il provvedimento è stato emesso dalla Procura di Napoli Nord (sostituto procuratore Fabio Sozio), l'ipotesi di reato è di omicidio volontario; Porcelli è difeso dall'avvocato Emanuele Caianello.
Il movente, secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti, sarebbe da ricercarsi in una questione economica. In un prestito di denaro effettuato dal 64enne docente morto dopo l'aggressione al bidello della scuola. I gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Porcelli sarebbero da ricercare nelle tracce di sangue rinvenute sui suoi vestiti durante una perquisizione.
Altri elementi rilevanti sono arrivati dall'analisi delle videocamere di sorveglianza: nei filmati di quel pomeriggio, il 56enne sarebbe stato inquadrato mentre si allontanava col professore per poi tornare da solo.
L'autopsia sul corpo di Toscano verrà eseguita lunedì. E sempre lunedì davanti alla scuola è prevista una manifestazione di studenti e professori che chiedono più sicurezza nel comune dell'hinterland a nord di Napoli.