Omicidio Ciro Palmieri, il primogenito chiederà l’affidamento del fratello 11enne che ha assistito al delitto
È tornato a casa per occuparsi di quello che resta della sua famiglia il primogenito di Ciro Palmieri, il panettiere di 43 anni di Giffoni Valle Piana, nella provincia di Salerno, ucciso e fatto a pezzi dalla moglie, Monica Milite, dal figlio 20enne Massimiliano e da un altro figlio di 15 anni. Il figlio maggiore, che fa il militare a Milano, è tornato nel Salernitano per occuparsi del fratello minore, l'ultimo dei figli della coppia, il bambino di 11 anni che, come si è evinto anche dai filmati che hanno testimoniato l'efferato delitto, ha assistito all'omicidio del padre, accoltellato, poi fatto a pezzi e infine gettato in un dirupo, dove è stato ritrovato. Nei prossimi giorni, il militare potrebbe chiedere l'affidamento del fratello 11enne così da potersi occupare a pieno titolo del bambino, davanti ai cui occhi attoniti, come detto, si è consumato il delitto.
La moglie e il figlio maggiore interrogati, domani l'autopsia
Nella giornata odierna, intanto, si è svolto l'interrogatorio di garanzia per la moglie di Ciro Palmieri e per Massimiliano, il figlio 20enne, mentre per il 15enne, naturalmente, opera la Procura dei Minori di Salerno. Domani, martedì 23 agosto, invece, sarà effettuata l'autopsia sul corpo del 43enne, che aiuterà gli inquirenti a chiarire con precisione gli elementi mancanti riguardo l'omicidio del panettiere di Giffoni Valle Piana.
Ciro Palmieri era stato denunciato per maltrattamenti 7 anni fa
Sono ancora da chiarire anche i contorni che hanno portato la moglie e i due figli ad uccidere Ciro Palmieri. Durante le indagini, è emerso che sette anni fa, il panettiere 43enne era stato denunciato per maltrattamenti proprio dalla moglie, che secondo la Procura di Salerno ora sarebbe la responsabile del suo assassinio.