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L'omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica

Omicidio Angelo Vassallo, Commissione Antimafia a Pollica: “Trovare verità prima di prescrizione”

A quasi 11 anni dall’omicidio irrisolto di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica, nella provincia di Salerno, la Commissione parlamentare Antimafia, con un gruppo guidato dal deputato Luca Migliorino, ha deciso di recarsi in Cilento per riesaminare il caso e cercare di arrivare alla verità sull’omicidio prima che scadano i termini per la prescrizione.
A cura di Valerio Papadia
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Sono passati quasi 11 anni dall'omicidio di Angelo Vassallo, il "sindaco pescatore" di Pollica – cittadina del Cilento, nella provincia di Salerno – ucciso a colpi di pistola il 5 settembre del 2010, e sulla sua morte non sappiamo ancora la verità. Per questo, il prossimo 23 luglio, la Commissione parlamentare Antimafia, con un gruppo guidato dal deputato del Movimento 5 Stelle Luca Migliorino, sarà a Pollica e ad Acciaroli – frazione della cittadina alla quale è legata la figura di Angelo Vassallo, dove il sindaco viveva – per approfondire il caso del primo cittadino assassinato. La delegazione guidata da Migliorino sta ispezionando tutti gli elementi istruttori sul caso per cercare di giungere alla verità sull'omicidio di Vassallo prima che scadano i termini per la prescrizione.

"È una cauta speranza. Occorre far luce sulla verità e mantenere alta l'attenzione, prima che decadano i termini della prescrizione. È una corsa contro il tempo, per Angelo, per il Cilento e per uno Stato di diritto che tuteli la legalità" ha dichiarato Dario Vassallo, fratello di Angelo e presidente della Fondazione che porta il suo nome. La venuta ad Acciaroli della Commissione Antimafia – continua Vassallo – documenta la forza dello Stato che, quando opera al pieno delle sue funzioni e nel pieno delle sue forze, dimostra che non ce n'è per nessuno e non arretra davanti a niente, perché è fondamentale arrivare alla verità, non solo per noi ma per un Paese intero". Da anni, Dario si batte per far luce sull'assassinio del fratello: nel 2019 è stato ricevuto proprio dalla Commissione Antimafia, alla quale ha presentato 430 pagine di memorie.

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