Omicidio Andrea Covelli a Pianura, le indagini portano a 15 arresti
Quindici arresti questa mattina a Napoli, dopo le indagini scattate in seguito all'omicidio di Andrea Covelli, il 27enne torturato e ucciso il cui corpo venne ritrovato il 1° luglio del 2022 in contrada Pignatiello a Pianura, nella zona occidentale del capoluogo partenopeo. I quindici arrestati sono gravemente indiziati a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, detenzione e porto di armi da fuoco, estorsione, utilizzo illecito di apparati telefonici in stato di detenzione e spaccio di stupefacenti: per tredici di loro, si sono aperte le porte del carcere, per altri due invece sono scattati i domiciliari.
Dalle indagini, è emerso che la morte di Andrea Covelli facesse parte di un contesto definito "di conflittualità" tra il gruppo Carillo e quello degli Esposito/Marsicano. Gruppi che già furono colpiti, due settimane dopo il ritrovamento del corpo di Covelli, da 34 arresti. Le indagini sono però continuate, facendo emergere come il clan Esposito/Marsicano fosse riuscito a rigenerarsi a Pianura anche attraverso alleanze con esponenti criminali del vicino quartiere di Soccavo. Numerose anche le estorsioni, che in alcuni casi venivano orchestrate da soggetti in carcere che riuscivano però ad "esercitare" il proprio potere attraverso i cellulari, mentre per uno degli indagati l'accusa è anche di tentato omicidio per un fatto di cronaca avvenuto a Pianura il 24 agosto di quell'anno, a neanche due mesi dal ritrovamento del corpo di Covelli. Tutti i 15 soggetti indagati sono stati così raggiunti questa mattina dagli agenti della Polizia di Stato che hanno indagato a fondo per due anni, partendo proprio dall'efferato delitto di Andrea Covelli.