Agguato a Lettere: ucciso a fucilate Ciro Gargiulo, narcos dei Monti Lattari
Ucciso a fucilate mentre era nel suo terreno, al confine tra i comuni di Lettere e Casola, in provincia di Napoli. Tentativo di soccorso inutile per Ciro Gargiulo, 60 anni, detto "Ciruzzo ‘o Biondo", vittima di un agguato questa mattina, 19 febbraio. L'uomo era già noto alle forze dell'ordine: arrestato nel 2018 per traffico di sostanze stupefacenti, per gli inquirenti negli anni scorsi aveva gestito praticamente in regime di monopolio le coltivazioni di marijuana sui Monti Lattari.
Omicidio a Lettere, ucciso il narcos Gargiulo
La dinamica dell'omicidio non è ancora chiara, sulla vicenda indagano i carabinieri. Gargiulo, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato raggiunto dai sicari in un campo di via San Giorgio; gli avrebbero esploso contro diversi colpi di fucile. Il figlio lo ha accompagnato al Pronto Soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dove però il 60enne è arrivato già morto.
Le piantagioni di marijuana sui Monti Lattari
Originario di Lettere, per gli inquirenti il 60enne era un narcotrafficante di spessore, che aveva gestito piantagioni sui Monti Lattari da monopolista; dopo le operazioni antidroga delle forze dell'ordine aveva "delocalizzato" le coltivazioni di marijuana spostandole in Abruzzo e in Cilento. Nel settembre 2018 era stato arrestato a Roscigno, in provincia di Salerno, sorpreso dalle fiamme gialle insieme ad altre due persone proprio mentre si occupava delle piante; in quella circostanza la Guardia di Finanza scoprì una piantagione con centinaia di piante di circa 2 metri di altezza, irrigata con un tubo lungo oltre 150 metri, nascosto ingegnosamente nel terreno e collegato ad un'autoclave.