Morte di Chiara Jaconis a Napoli

A Padova i funerali di Chiara Jaconis, morta a Napoli. Le parole del fidanzato: “Ogni gesto mi ricorderà di te”

A Padova le esequie di Chiara Jaconis, la ragazza di 30 anni morta ai Quartieri Spagnoli, colpita da una statuina. Il vescovo: “Grande vicinanza di Napoli”
A cura di Valerio Papadia
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I funerali di Chiara Jaconis (Foto Fanpage.it/Matilde Moro)
I funerali di Chiara Jaconis (Foto Fanpage.it/Matilde Moro)
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Oggi a Padova, l'addio a Chiara Jaconis, 30 anni, morta mentre era in vacanza a Napoli, colpita in testa da una statuina ai Quartieri Spagnoli. I funerali della giovane nella basilica di Santa Giustina, affollati da circa 2mila tra parenti, amici e conoscenti. Si tratta della stessa chiesa che ha ospitato anche le esequie di Giulia Cecchettin, la ragazza di 22 anni vittima di femminicidio alla fine del 2023.

Sulla pagellina funebre dedicata a Chiara stampata la frase "Vivere a colori", titolo di una nota canzone di Alessandra Amoroso: la giovane padovana era infatti una fan della cantante pugliese. Commozione all'arrivo della bara, di un legno chiaro, che è stata posta ai piedi dell'altare della basilica: sul coperchio di legno sono stati deposti sei girasoli; in cima alle scale che conducono all'altare, una foto della ragazza, sorridente.

Alle esequie di Chiara Jaconis è stato inviato, in rappresentanza, il Gonfalone del Comune di Napoli con un drappello di Polizia Municipale. L'assessora al Turismo Teresa Armato, che ha supportato la famiglia in quei tragici momenti in cui la 30enne è stata ricoverata all'ospedale del Mare, dove poi è deceduta, in occasione dei funerali ha dichiarato:

Sono ore difficili. Per l’ultimo saluto a Chiara l'Amministrazione partenopea ha testimoniato la vicinanza con un cuscino di fiori e il Gonfalone scortato dai vigili per esprimere il cordoglio dell’amministrazione e di tutta la città. Io sono sempre stata accanto alla famiglia a Napoli e in queste ore ancora di più con il cuore. Questi giorni di vicinanza con Livio e la famiglia.

Presente il sindaco di Padova Sergio Giordani e alcuni membri dell'amministrazione cittadina.

La lettera del vescovo di Padova: grande vicinanza di Napoli

Sull'altare della basilica di Santa Giustina,  è stata letta una missiva del vescovo di Padova Claudio Cipolla:

Desidero con tutto il cuore farmi presente a questa celebrazione per unirmi al vostro grande dolore per la tragica morte di Chiara. In questi giorni – dice il prelato dall'altare della basilica padovana –  di fronte a questa perdita così dolorosa, le parole sembrano svuotarsi del loro significato e della loro forza. In tutto questo smarrimento, imploro con voi e per voi il grande dono della pace del cuore. La fede del Signore risorto ci porta a credere che Chiara rimane comunque della vita, la vita eterna.

C'è poi un passaggio del vescovo su di Napoli. È la città in cui la ragazza aveva scelto di festeggiare i  uoi trent'anni insieme al fidanzato, Livio. Ed è purtroppo la città in cui, invece, ha trovato la morte. Nei giorni scorsi c'è stata una forte emozione ai Quartieri Spagnoli dove è stata organizzata una fiaccolata alla presenza del papà della giovane, Gianfranco Jaconis e della sorella, Roberta. Un altro momento di commemorazione c'è stato a qualche giorno fa Padova.

Il Gonfalone del Comune di Napoli (Foto: Fanpage.it/Matilde Moro)
Il Gonfalone del Comune di Napoli (Foto: Fanpage.it/Matilde Moro)

Scrive ancora monsignor Claudio Cipolla: «Chiara è stata ricordata come una giovane gentile, solare, generosa nella bellezza ed energia dei suoi 30 anni, così tanto apprezzata da quanti hanno avuto il dono di conoscerla. Il suo volto ha toccato in modo particolare la città di Napoli, che ci ha stupiti per l'affetto e la grande vicinanza. Nel Signore della vita e della storia possano continuare il volto e lo sguardo di Chiara e per noi si accenda un desiderio rinnovato di vivere in pienezza l'esistenza che ci è affidata, con passione e nell'amore».

L’omelia è di don Carlo Cavallin:

Il nostro amore non è mai inutile. Questa tragedia lascia con un sacco di domande e poche parole. In questa tragedia ci sono le lacrime di Dio che sta dicendo “non ho potuto salvarla”. Ma c’è un’altra vita cresciuta nella vita di Chiara: oltre a quella materiale c’è il ricordo. Una vita fatta di dare e raccogliere amore».

Le parole della sorella di Roberta Jaconis e del fidanzato Livio

Sull'altare si sono susseguiti altri ricordi di parenti. La famiglia Jaconis è di origine calabrese ed è stato ricordato il suo ultimo viaggio nella terra d’origine, in Calabria. È stata poi la volta di Livio, il fidanzato. Chiara era con lui quando è avvenuta la tragedia. «Ti rivedrò per sempre in ogni gesto che mi ricorderà di te. Buon viaggio patatina».

Roberta Jaconis, sorella di Chiara, ha preso la parola dall'altare della basilica di Padova per ricordare la sorella scomaparsa in questo modo così assurdo. Ha letto un testo molto bello e commovente, una versione della poesia spesso chiamata "Testamento Indiano" o "Preghiera degli Indiani d'America", frequentemente attribuita a varie culture o figure dei nativi americani:

Quando sarò andato, allora lasciatemi andare.
Lasciatemi andare via, ho così tante cose da fare e da vedere.
Non piangete quando pensate a me, siate grati per gli anni bellissimi che vi ho dato con la mia presenza.
E potete solo immaginare quanta felicità voi avete donato a me.
Vi ringrazio per l’amore che voi mi avete dimostrato.
Ora è arrivato il momento di viaggiare da soli.

Soffrirete per qualche tempo.
La speranza vi rafforzerà e vi porterà conforto.
Saremo separati per un po’.
Lasciate che i bei ricordi alleviano il vostro dolore.
Io non sono lontano e la vita va avanti.
E se ne avete bisogno, chiamatemi pure e io verrò.

Anche se non mi vedete e non mi potete toccare, io ci sarò.
E se ascoltate nei vostri cuori, sentirete chiaramente la dolcezza dell’amore che vi porterò.
E quando per voi arriva il momento di andare, sarò lì per voi per darvi il benvenuto.

Non andate alla mia tomba per piangere, io non ci sono, non dormo.
Sono mille venti che soffiano, io sono lo scintillio dei cristalli di neve,
Io sono l’oro scintillante dei campi di grano,
Sono le dolci piogge autunnali,

Io sono il risveglio degli uccelli nella tranquillità del mattino,
Io sono la stella che brilla di notte.

Non andate alla mia tomba per piangere.
Io non ci sono

All'uscita del feretro dalla chiesa di Padova non ci sono stati applausi né altre manifestazioni d'ogni tipo. Il carro funebre ha iniziato ad avanzare lentamente, dietro la famiglia in lacrime.

L'inchiesta sulla morte di Chiara Jaconis ai Quartieri Spagnoli

C'è una inchiesta che vede, al momento, indagate due persone. Sono i genitori di un minore che potrebbe essere colui che materialmente ha gettato il pesante oggetto dal terzo piano del palazzo quella maledetta domenica 15 settembre in via Sant'Anna di Palazzo, poco prima delle 16. Il fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Napoli ha come ipotesi di reato l'omicidio colposo. La Polizia ha condotto rilievi e perquisizioni nell'appartamento delle persone indagate e raccolto elementi che ora sono nelle mani degli inquirenti. Gli indagati respingono ogni addebito a loro carico.

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