Oggi Fortuna Loffredo avrebbe compiuto 17 anni. Il suo corpo potrebbe andare al Nord, ma il padre si oppone
Oggi, 8 gennaio, Fortuna Loffredo avrebbe compiuto 17 anni. Sarebbe quasi maggiorenne, Chicca (come veniva chiamata), se il 24 giugno del 2014, a soli 6 anni, non fosse stata scaraventata giù da un palazzo del Parco Verde di Caivano, nella provincia di Napoli, dal vicino di casa Raimondo Caputo, condannato all'ergastolo per l'omicidio della bambina, nonché per le ripetute violenze sessuali perpetrate su di lei. Proprio oggi, nel giorno del compleanno, si torna a parlare della piccola Chicca: il corpo della bimba, infatti, potrebbe essere spostato al Nord, dove vive e lavora Mimma Guardato, la mamma di Fortuna. A questa evenienza si oppone, però, Pietro Loffredo, papà di Chicca, che attraverso i suoi legali ha scritto una lettera a Fabio Ciciliano, commissario straordinario a Caivano.
Al commissario Ciciliano, Loffredo chiede non soltanto che la salma di Fortuna resti a Caivano, ma che venga realizzata in città una cappella a lei dedicata, affinché la sua storia possa "fungere da monito affinché simili atrocità non si ripetano mai più" come scritto nella missiva. "In quanto genitore della piccola – scrivono ancora i legali di Pietro Loffredo nella lettera a Ciciliano – ritiene di avere il diritto di essere consultato preventivamente su decisioni di questa natura, che toccano profondamente la sua sfera personale, affettiva e morale".
Il commissario di Caivano Fabio Ciciliano, in una nota, ha così commentato la vicenda: "La decisione sul trasferimento della salma di Fortuna non dipende dalla struttura commissariale ma, secondo la normativa vigente, dalla commissione straordinaria che amministra il comune di Caivano". Da quanto si apprende nella nota, il commissario ha poi contattato telefonicamente gli avvocati di Pietro Loffredo.