Nuovo Procuratore Capo di Napoli, fra poche ore la decisione. Nicola Gratteri è il favorito
Oggi è il giorno della decisione: il plenum del Csm, il Consiglio superiore della magistratura voterà la nomina del capo della procura di Napoli, l'ufficio inquirente più grande d'Italia, vacante da maggio 2022, da quando Giovanni Melillo fu nominato procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo.
Favorito per l'incarico è Nicola Gratteri, attuale procuratore di Catanzaro. Al primo vaglio, in Quinta commissione per gli Incarichi direttivi, furono 4 i voti in suo favore, mentre un voto ciascuno andò agli altri due candidati proposti al plenum, il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato, e l'aggiunto di Napoli, Rosa Volpe.
Per Gratteri hanno votato la presidente della commissione, Maria Luisa Mazzola, togata di Mi, l'indipendente Andrea Mirenda e i laici Daniela Bianchini (Fdi) ed Ernesto Carbone (Iv-Azione). A Giuseppe Amato è andato il voto di Roberto D'Auria, togato di Unicost, mentre a favore di Rosa Volpe si è espresso il consigliere di Area Antonello Cosentino. Il procuratore di Catanzaro, che deve lasciare l'ufficio calabrese che guida da 8 anni, il massimo consentito, dovrebbe avere i numeri per farcela.
Le motivazioni della proposta in suo favore che sarà illustrata in plenum, evidenziano in favore di Gratteri – in magistratura dal 1986 – la sua «ampia e profonda esperienza maturata nel contrasto ai fenomeni di criminalità organizzata, nella sua dimensione nazionale e transnazionale», «più specificatamente, nel settore della criminalità organizzata di tipo ‘ndranghetista e del traffico internazionale di sostanze stupefacenti».
Non solo: nella delibera si parla di «indiscusso valore» del magistrato, nonché dell'«assoluto rilievo» dell'esperienza professionale da lui maturata, del «prestigio di cui lo stesso gode negli ambienti giudiziari e forensi» e dell'«impegno e la passione spesi in modo costante nel lavoro giudiziario».