Nuova scossa di terremoto a Napoli, area Campi Flegrei, poco prima delle ore 16 del 26 settembre
È stata una giornata di tensione per le persone che vivono ai Campi Flegrei, nella zona della caldera vulcanica fra Napoli e Fuorigrotta. Poco prima delle ore 16 di oggi, martedì 26 settembre un'altra scossa di terremoto magnitudo 2.1, bassa ma distintamente avvertita dalla popolazione ricadente nelle aree flegree fra Napoli e Pozzuoli, poiché con epicentro in superficie (0,8 km). Si è trattato di una scossa «ondulatoria», come definita dagli stessi residenti che l'hanno segnalata ad Agnano e in zona Solfatara.
Il sismografo dell'Ingv (la sigla è CSOB_HHZ) collocato all'interno della Solfatara di Pozzuoli riporta chiaramente l'evento tellurico e l'ampia oscillazione, cui ne. è seguita una seconda, nettamente più piccola.
Stamane all'alba i residenti erano stati svegliati dal letto che ballava e poco prima delle 10 del mattino grossa agitazione nell'area puteolana per una nuova scossa di terremoto magnitudo 3.2 scala Richter, coi ragazzi a scuola costretti a sospendere in alcuni casi le lezioni (poi regolarmente riprese).
La comunità scientifica nella sua stragrande maggioranza è concorde su quanto espresso recentemente da Francesca Bianco, direttrice del dipartimento vulcani dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv):
Nessun dato suggerisce la presenza di magma vicino alla superficie, che è la condizione necessaria perché avvenga un'eruzione. La risalita di magma, infatti, verrebbe annunciata da anomalie molto evidenti nelle misurazioni.
Perturberebbe con bruschi scostamenti tutti i parametri registrati: cambierebbero, ad esempio, le temperature di rocce e fumarole, la deformazione del suolo e ci sarebbero accelerazioni nella gravità. Al momento, invece, il trend mostra un lento e costante incremento dovuto al fenomeno in corso dal 2005.
Il tema è la preoccupazione che – in caso di evento sismico – il piano di evacuazione della popolazione, molto numerosa, dell'area flegrea sia insufficiente. Il sindaco Gaetano Manfredi ha spiegato proprio ieri che il Comune di Napoli sta lavorando «alla revisione dei piani d'evacuazione».