A Napoli c’è la nuova Venere degli Stracci. Il maestro Pistoletto: “Vorrei abbracciare chi la bruciò”
Torna a piazza Municipio la Venere degli Stracci: dopo l'incendio che la distrusse il 12 luglio scorso, l'opera del maestro Michelangelo Pistoletto è tornata alla luce come "simbolo di resistenza, di speranza e di rinascita". Alla cerimonia in piazza Municipio, oltre all'artista, anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il consigliere del Sindaco e curatore di Napoli Contemporanea, Vincenzo Trione e il vicepresidente di Altra Napoli Ef, Antonio Roberto Lucidi.
L'opera resterà in Piazza Municipio per tre mesi, poi sarà collocata in via definitiva da un'altra parte: al momento la "candidata" principale è la Basilica di San Pietro ad Aram, a ridosso del Corso Umberto I e a due passi dalla stazione (il nome "ad Aram" deriva dal latino, "presso l'Ara", in quanto secondo la tradizione la chiesa conserverebbe l'altare dove pregò San Pietro durante la sua visita a Napoli, per appunto l'Ara Petri).
"Abbiamo fortemente voluto ricollocare la Venere degli stracci in piazza Municipio", ha spiegato il sindaco Gaetano Manfredi, "per ribadire il fondamentale principio dell'arte pubblica e gratuita come strumento di bellezza ed inclusione. L'opera aveva attivato un dibattito nella pubblica opinione soprattutto tra le giovani generazioni sensibili alla protezione dell'ambiente ed era giusto riprendere quel percorso".
Il maestro Michelangelo Pistoletto, ha quindi spiegato: "Vorrei abbracciare la persona che ha commesso questo delitto", aggiungendo poi di essere "felice che la ricostruzione della Venere degli stracci in Piazza Municipio porti cura, beneficio e salvezza a tante persone che ne hanno bisogno. Che gli stracci della Venere si trasformino nel denaro necessario a realizzare le iniziative di recupero, rigenerazione e reinserimento intraprese".