Nuova bomba esplode nella notte in strada ad Afragola, devastato ufficio
Una bomba è esplosa nella tarda serata di ieri ad Afragola, popoloso comune della provincia Nord di Napoli. L'ordigno, piazzato davanti a un edificio del centrale corso Vittorio Emanuele III, ha causato lievi danni all'ingresso del palazzo, probabilmente reale obiettivo del raid, e a un ufficio Energy Store Eni che si trova a pochi passi, distruggendone le insegne.
La deflagrazione ha svegliato di soprassalto i residenti della zona. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per i rilievi e l'avvio delle indagini, non risultano feriti; in corso accertamenti sui sistemi di videosorveglianza dell'area. Al momento non si esclude nessuna pista. Viene tenuta in considerazione l'ipotesi del messaggio intimidatorio: sono in corso accertamenti per verificare se nell'edificio davanti a cui è stato messo l'ordigno, o nelle immediate vicinanze, abitino pregiudicati o personaggi ritenuti di spicco nelle gerarchie locali della malavita organizzata.
La pista ritenuta più probabile, però, resta quella del racket, la stessa seguita dalle forze dell'ordine per altri episodi analoghi avvenuti nella stessa zona; ad agosto una bomba fu piazzata davanti all'abitazione di un imprenditore del posto che aveva già denunciato due tentativi di estorsione.
Nel 2020, invece, l'intera zona, compresi i comuni vicini di Caivano, Giugliano e Casoria, fu teatro di una serie di attentati dinamitardi ai danni di diversi esercizi commerciali; anche in quei casi le indagini puntarono sul racket, seguendo la possibile chiave di lettura della ritorsioni dei clan di camorra nei confronti di imprenditori che si erano rifiutati di pagare il pizzo.