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Nove chilometri del fiume Volturno coperti da reti da pesca abusive: partito l’abbattimento

Lungo un tratto del fiume Volturno lungo 9 chilometri erano state posizionate, ormai da anni, reti da pesca abusive, per un totale di 60 strutture atte a sorreggerle.
A cura di Valerio Papadia
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Un tratto considerevole, ben nove chilometri del fiume Volturno, era occupato da reti da pesca abusiva: da qualche giorno ormai, a Castel Volturno, nella provincia di Caserta, è partito l'abbattimento delle strutture da pesca abusive. Si tratta di circa 60 strutture, realizzate da diversi anni, costituite da tralicci e cavi in acciaio, in grado di sostenere specifiche reti da pesca quadrate, denominate "Cala Cala", delle dimensioni di dieci metri per dieci. Nelle operazioni di abbattimento rientra anche un locale, realizzato sulla sponda del fiume, adibito a contenere un verricello utilizzato per azionare la rete in moda da sollevare e stoccare il pescato.

Allo stato attuale delle indagini, condotte dai carabinieri forestali di Castel Volturno e dalla Capitaneria di Porto di Castel Volturno e coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, la presenza delle reti da pesca abusive sulle sponde del fiume Volturno costituisce i seguenti reati: occupazione abusiva di suolo demaniale; violazione alle norme urbanistico-edilizie; violazione alle norme paesaggistiche e di protezione delle bellezze naturali; violazione delle norme a tutela degli habitat naturali; violazione delle norme sulla tutela idraulica e delle acque pubbliche.

Al termine delle operazioni di demolizione, le cui spese sono state anticipate dalla Regione Campania, si procederà a restituire il lungo tratto di fiume liberato alla collettività.

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