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Non vuole fare la fila e prende a schiaffi in faccia la 29enne medico e il vigilante: paura all’Ospedale Cardarelli

La dottoressa è stata picchiata dalla paziente che non aveva necessità di entrare in ospedale. Il Dg del Cardarelli: “Violenza inaccettabile”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Non vuole rispettare il turno e schiaffeggia la dottoressa medico 29enne di turno al Pronto Soccorso dell'Ospedale Cardarelli. Poi aggredisce la guardia giurata arrivata in suo aiuto. Nei guai una donna di 32anni napoletana, originaria della zona di Forcella, nel quartiere Pendino, al centro storico di Napoli. Denunciata dai carabinieri della stazione Vomero-Arenella per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. La paziente ha assalito il personale dell'ospedale, ma, secondo il Cardarelli, "non aveva necessità di entrare nella struttura".

Aggressione al Pronto Soccorso del Cardarelli di Napoli

L'episodio è accaduto questa notte, tra sabato 31 agosto e domenica 1 settembre 2024, presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale "Antonio Cardarelli" di Napoli. I militari dell'Arma erano da poco arrivati nel nosocomio, il più grande del Mezzogiorno d'Italia, nell’ambito dei servizi predisposti per scoraggiare le aggressioni nei presidi ospedalieri.

Alcuni presenti hanno segnalato loro che una donna, senza rispettare l’ordine imposto dal Triage, stava pretendendo dai sanitari di essere immediatamente sottoposta ad esami diagnostici. Invitata ad attendere il proprio turno, la 32enne a quel punto ha colpito con uno schiaffo al volto una 29enne, medico del Pronto Soccorso, che le stava spiegando la situazione.

Assalita anche la guardia giurata

Dopodiché, la paziente, visibilmente agitata, si è scagliata contro la guardia giurata che nel frattempo era intervenuta in difesa della dottoressa aggredita. L'intervento provvidenziale dei carabinieri, per fortuna, ha scongiurato il peggio. La 32enne è stata bloccata e identificata. Il suo comportamento è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Le due vittime, invece, hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche del caso.

Il Dg dell'ospedale: "Violenza inaccettabile"

Sulla vicenda è intervenuto il Direttore Generale del Cardarelli, Antonio D'Amore:

"Aggredire medici, infermieri e personale sanitario significa di fatto negare il futuro a questa terra, trasformare la passione in disillusione. La sanità in Italia è pubblica e gratuita eppure c'è un prezzo da pagare sempre più alto per chi invece è in prima linea e ci lavora. Questo non è più tollerabile, tanto è vero che il nostro ospedale è stato uno dei primi in Italia ad adottare un protocollo operativo in base al quale l'Azienda ospedaliera si fa direttamente carico della denuncia presso le autorità giudiziarie. Stiamo facendo tutto quello che è nelle nostre possibilità per fronteggiare la violenza sui sanitari, non lasceremo soli medici, infermieri ed operatori sanitari che vengono ripagati con la violenza per la propria disponibilità e le proprie competenze".

Per il manager ospedaliero,

"La donna era entrata nella struttura senza averne necessità. La donna lamentava che nella giornata precedente, nel corso di un precedente accesso, non era stata sottoposta ad un particolare esame che, secondo la sua opinione, sarebbe stato fondamentale per valutare il suo stato di salute".

Solidarietà è stata espressa alla vittima, una giovane dottoressa medico specializzando, la quale:

"Con passione e dedizione ha scelto di recente di lavorare al Pronto Soccorso del Cardarelli, è stata oggetto dell'aggressione in quanto è stata la prima persona in camice incontrata dalla donna nell'accedere alla struttura. La donna, immediatamente dopo, ha aggredito anche il personale della sicurezza intervenuto in difesa del medico. Già nella giornata di domani il direttore generale incontrerà la dottoressa aggredita per portarle la propria solidarietà e quella dell'intero ospedale. Da mesi l'Azienda ospedaliera ha attivato una serie di misure finalizzate a contrastare le aggressioni al proprio personale. L'episodio dell'aggressione verificatosi ieri è stato già segnalato all'autorità giudiziaria affinché possa avviare i necessari accertamenti".

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