Campi Flegrei

“Non vedevo niente, coperta da terra e calcinacci”: il racconto di Francesca sul terremoto ai Campi Flegrei

Il racconto di una degli abitanti di Bagnoli che ha subito più danni dopo la forte scossa di 4.4 che ha colpito i Campi Flegrei: “Stavo dormendo e a un certo punto mi è crollato il soffitto in testa”
A cura di Luca Leva
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"Sono stata svegliata dal boato, non ho nemmeno capito che stava crollando il solaio perchè mi ha immediatamente sommersa una nuvola di fumo" Sono queste le prime parole di Francesca Moleti, ancora scossa nonostante siano passate ormai dodici ore dal crollo del soffitto della sua camera da letto, causato dalla scossa di magnitudo 4.4 che ha investito la scorsa notte i Campi Flegrei.

"Stavo dormendo e a un certo punto mi è crollato il soffitto in testa – ricorda –  all'improvviso ho visto una nuvola di polvere e non vedevo più niente. Mi sono ritrovata coperta di terra e calcinacci,  non sono nemmeno riuscita a uscire subito dalla stanza perché, oltre ai calcinacci è caduto anche un quadro che ostruiva l'uscita. Quando sono riuscita a sbloccare la porta ho preso il cane e mi sono fiondata fuori dalla casa. Fortunatamente non sono ferita, ma se il crollo fosse avvenuto in corrispondenza del letto nel quale dormivo sarei morta".

Tanta paura anche per i genitori di Francesca che dormivano in una stanza dal lato opposto della casa dove non si sono verificati crolli.

"Non c'era nessuna lesione, questa è una casa completamente ristrutturata da tre anni – chiarisce –  avevamo rifatto anche i solai, non immaginavamo potesse succedere una cosa del genere. Ora ci sono tutte le mie cose in casa, non ho un ricambio e non posso rientrare perchè non è sicuro. È da questa notte che chiamiamo Vigili del Fuoco, Polizia Municipale e Municipalità ma nessuno ci da indicazioni. È questo il modo in cui si sono organizzati per gestire il bradisismo?"

Al momento gli interventi di Vigili del Fuoco e Protezione Civile sono stati oltre cento ma le chiamate per le verifiche sono tantissime mentre, nel pomeriggio, abitanti e comitati si sono dati appuntamento all'esterno dell'ex base Nato per chiedere l'apertura e l'allestimento di sistemi di accoglienza e soccorso fissi.

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