Non sta emergendo un’isola nel golfo di Pozzuoli: la spiegazione del vulcanologo Ingv
Nessuna isola sta emergendo al largo di Pozzuoli: si tratta dell'ennesimo fenomeno naturale che, unito al bradisismo tipico dei Campi Flegrei, ha creato il più classico dei tam-tam in Rete. Lo ha spiegato, contattato da Fanpage.it, il professor Giuseppe De Natale, vulcanologo e dirigente di ricerca dell'Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia. Del resto, già in passato episodi di questo genere si erano verificati al largo delle coste di Pozzuoli, con periodici avvistamenti di nuovi scogli che altrettanto periodicamente tornano ad inabissarsi col tempo.
"Si tratta di fenomeni ricorrenti", spiega il professor De Natale a Fanpage,it, "dal 2006 ad oggi il suolo al centro di Pozzuoli si è sollevato di circa 1 metro e così alcuni scogli, come anche i fondali dei porti, sono ora molto vicini al livello medio del mare. Livello che però ha ulteriori oscillazioni", spiega De Natale, "dell'ordine di molte decine di centimetri, a causa della marea e della pressione atmosferica. L'alta pressione infatti abbassa localmente il livello del mare anche di varie decine di centimetri".
Da qui, dunque, il fenomeno degli "avvistamenti" di scogli e terra là dove normalmente è mare aperto: colpa della combinazione di più fattori, come le oscillazione di marea, pressione atmosferica e in alcuni casi anche a forte vento di terra, "che contribuisce ad abbassare il livello del mare vicino alla costa perché tende a spazzarlo verso il largo", ha spiegato ancora De Natale.
Diverso invece il fenomeno che riguarda la vicina città di Baia, oggi frazione di Bacoli ma in passato florida città romana: gran parte della città antica si è inabissata proprio in seguito al fenomeno del bradisismo, tanto che oggi la parte ancora non emersa è quella che un tempo era la parte alta e collinare della città, mentre tutta la parte all'epoca in riva al mare si inabissò in maniera definitiva tra il VII e l'VIII secolo dopo Cristo.