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“Non sono stato pagato”: e distrugge la lapide ordinata dai familiari del defunto

Avrebbe distrutto una lapide che aveva realizzato egli stesso perché pagato “troppo poco” dai familiari del defunto: denunciato un artigiano.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Ha distrutto una lapide all'interno del cimitero di Lioni, in provincia di Avellino, che lui stesso aveva realizzato e per la quale riteneva di non essere stato pagato abbastanza. L'uomo è stato così denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, davanti alla quale sarà chiamato a rispondere di estorsione e vilipendio delle tombe. Si tratta di un artigiano irpino, che aveva realizzato la lapide su richiesta dei familiari del defunto.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Stazione di Lioni, l'uomo aveva ricevuto dai familiari la commissione della lapide, poi collocata all'interno del cimitero di Lioni, nell'Alta Irpinia. Ma a suo avviso, avrebbe ricevuto una cifra inferiore a quella pattuita e così si è recato a casa dei parenti del defunto minacciandoli che, se non avessero saldato il loro debito con lui, avrebbe distrutto l'opera. E così quando pochi giorni dopo la lapide è stata trovata distrutta a martellate, i carabinieri hanno subito ristretto il cerchio, indagando prima su di lui e, dopo gli accertamenti del caso, lo hanno denunciato in stato di libertà per estorsione e vilipendio delle tombe.

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