Non condannate quel medico per una foto che immortala un attimo di stanchezza
Un medico seduto su una sedia, con la testa all'indietro e appoggiata al muro, durante il turno di lavoro. La foto è stata scattata nell'ospedale San Giovanni Bosco, a Napoli, nella postazione chirurgica dopo il triage, all'interno del Pronto Soccorso. E quell'uomo, col camice addosso, sembra dormire. Ma i dati certi si fermano qui. Non si sa quando sia stata scattata, né in quali circostanze, e, soprattutto, non si può dire con certezza che quel medico, magari alla fine di un estenuante turno di lavoro, si sia realmente addormentato su una sedia.
Per casi del genere, però, basta poco per far diventare lo scatto virale e a far montare l'indignazione social. E così il protagonista della fotografia è diventato il medico cialtrone di turno, che invece di badare alle mille emergenze di un Pronto Soccorso se ne sta beato a schiacciare un pisolino su una sedia, pagato coi soldi dei contribuenti. Cialtrone e soprattutto ingenuo, perché si deve essere molto sprovveduti per appisolarsi in una postazione accessibile agli utenti e quindi sotto gli occhi di tutti, anche di quelli pronti a fare una foto col telefonino.
In realtà è possibile, per non dire probabile, che la storia dietro quello scatto sia diversa. Che il medico non sia realmente addormentato, come suggerirebbe anche la posizione della testa: col sonno il cedimento del tono muscolare l'avrebbe fatta piegare da un lato. Quell'immagine potrebbe riprendere un momento di stanchezza di un operatore sanitario, che potrebbe essersi seduto tra un paziente e l'altro e avere approfittato per chiudere gli occhi per qualche istante e riprendere fiato. Come può succedere e succede a chiunque, su ogni posto di lavoro, senza che un anonimo fotografo faccia partire il tritacarne social.