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Noleggiano un’Audi da 80mila euro e la fanno sparire: sequestrati e picchiati dal clan

Due uomini sono stati sequestrati e picchiati da 6 persone, ritenute legate al clan Mazzarella: avrebbero truffato una società di leasing di San Giovanni a Teduccio, a Napoli.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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La truffa, sulla carta, avrebbe potuto anche funzionare: prendere l'auto a noleggio, rivenderla, fingere che fosse stata rubata. Ma, in questa storia, c'erano due particolari che non erano stati presi in considerazione e che hanno portato ad un epilogo disastroso: nell'Audi da 80mila euro c'era montato un gps e, soprattutto, intorno a quella agenzia di leasing gravitano personaggi inquadrati nell'orbita del clan Mazzarella. A salvare i due truffatori, alla fine, sono stati i carabinieri: erano stati sequestrati, portati in un appartamento e massacrati; in manette sono finite sei persone, tutte ritenute vicine al cartello criminale.

A ricostruire il retroscena sono stati i carabinieri. Tutto era partito con il contratto di noleggio, stipulato presso una società di San Giovanni a Teduccio, periferia Est di Napoli, per un'Audi sportiva dal valore di 80mila euro. Dopo aver ritirato l'automobile, l'uomo la aveva rivenduta ad un'altra persona, ovviamente senza spiegarle della provenienza. Arrivato il momento della restituzione alla società, la scusa: non sapeva dove fosse finita, gliela avevano rubata. Copione classico per questo genere di truffe, che solitamente si conclude a questo punto. Invece stavolta le cose sono andate diversamente.

Sull'Audi, infatti, era installato un trasmettitore gps. Il cliente era stato quindi convocato, questa volta in un bar, e messo alle strette a suon di pugni e schiaffi. Aveva così fatto il nome di un'altra persona, indicandola come coinvolta nella truffa. L'uomo era stato poi portato in un'abitazione di San Giovanni a Teduccio.

Il gruppetto si era quindi dedicato al complice. Lo aveva invitato per un caffè in un bar di Fuorigrotta, minacciato, picchiato, e aveva portato anche lui nell'abitazione di via Castagnola. Sequestrati, i due erano stati nuovamente "interrogati", tra schiaffi e minacce di morte, sull'automobile e sugli 80mila euro. Qualcuno dei vicini di casa, però, ha sentito le urla e ha chiamato il 112. Pochi minuti dopo, l'arrivo dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Napoli: i due sono stati salvati e per i 6 sequestratori è scattato l'arresto; sono stati tutti accompagnati in carcere, in attesa di giudizio.

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