Nola, aggredisce l’ex compagna e la minaccia di morte: lei fugge con la bimba nel supermercato
Assale e minaccia di morte l'ex compagna nel parcheggio del supermercato, mentre la donna ha in braccio la figlia di 6 anni. È accaduto a Nola, in provincia di Napoli, oggi pomeriggio. Per sfuggire al suo aggressore, la vittima è stata costretta a rifugiarsi all'interno del centro commerciale. Mentre l'uomo continuava ad attenderla minacciosamente all'esterno. È stato necessario l'intervento dei carabinieri della compagnia locale, allertati da una richiesta di aiuto di alcune persone al 112, per salvare la donna. L'uomo, un 62enne già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.
La lite nel parcheggio del supermercato
Secondo le prime ricostruzioni, la vicenda si è consumata nel parcheggio di un supermercato di Nola. L'uomo avrebbe minacciato di morte e poi aggredito una donna. La vittima, con in braccio una bambina di 6 anni, è stata costretta a fuggire nel punto accoglienza del supermercato. Ma l’aggressore non andava via. Sul posto sono intervenuti quindi i carabinieri della sezione radiomobile, che sono riusciti a bloccare l'uomo.
I maltrattamenti duravano da tempo
I militari dell'Arma hanno poi approfondito la vicenda e accertato una realtà ben più drammatica. I due protagonisti vivono una relazione sentimentale da 12 anni e dalla loro relazione sono nate 2 bambine. Da gennaio di quest’anno la relazione si interrompe, ma concordano di rimanere a vivere insieme per il bene delle figlie. A quel punto il comportamento del 62enne cambia aumentando progressivamente in aggressività e violenza fino a quando la vittima non decide di andare via e di trasferirsi in Puglia dove trova anche un lavoro.
Le indagini dei carabinieri
È proprio lì che l’uomo trasforma definitivamente l’amore in un qualcosa di morboso. Il 62enne, più volte, si presenta sul luogo di lavoro. Una presenza fissa che rende la vittima sempre più agitata e nervosa. La donna lo denuncia in due occasioni e i carabinieri ricostruiscono l’intera storia e le aggressioni che la vittima ha dovuto subire. In un’occasione l’uomo aveva picchiato anche il padre della donna e per lui ci vollero 30 giorni di riposo medico. Ora l’arrestato è in carcere ed è in attesa di giudizio.