No al terzo mandato da governatore, De Luca: “Ritorno alla vita, ma Napoli e Campania non ritornino in una palude”

C'era grande attesa per la consueta diretta del venerdì su Facebook del presidente della Campania Vincenzo De Luca, dopo che la Corte Costituzionale gli ha negato la possibilità di candidarsi per un terzo mandato alla guida della Giunta regionale. E, infatti, le parole di De Luca sulla sentenza della Corte non si sono fatte attendere: "Mi fa ritornare alla vita – ha detto De Luca, che ha subito aggiunto -. Il problema è che ora la Campania e Napoli non ritornino nella palude. Questo è il problema che abbiamo di fronte, e dovremo lavorare per evitare che ritornino nella palude. Con grande serenità, con grande sportività e perfino con grande senso di liberazione, andiamo avanti".
Il governatore campano ha parlato degli obiettivi che la sua Giunta deve raggiungere nei prossimi mesi, fino alla scadenza del suo mandato (le elezioni regionali sono previste per l'autunno del 2026). "Quello che dobbiamo fare per la Campania nei prossimi mesi vale quanto dieci anni per le altre regioni. Non ci vuole nulla a ritrovare nelle strade i rifiuti, il blocco dei trasporti, non avere l'acqua potabile. Noi rimarremo concentrati per difendere quello che abbiamo realizzato non grazie alla politica politicante ma nonostante i politicanti". "Non ho un minuto da perdere con le chiacchiere della politica politicante – ha aggiunto De Luca -. Mi permetterò di dire la mia opinione quando sarà il momento, chiedendo ai cittadini della Campania di ascoltarmi, tutto qui".
Poi, un ultimo pensiero sul pronunciamento della Corte Costituzionale, ma soprattutto sulle forze politiche, nella fattispecie quelle all'opposizione: "Lasciamo perdere quelli che sono al governo, che sanno che perderanno la Campania. La cosa vergognosa è che le forze di opposizione non hanno detto niente, non hanno detto niente sul fatto che è stato calpestato il principio secondo cui la legge è uguale per tutti".