Nicola Cosentino assolto in Cassazione per l’impiego di capitali illeciti in favore dei Casalesi

Rigettato il ricorso della Procura Generale di Napoli: la Corte di Cassazione ha così confermato l'assoluzione di Nicola Cosentino, ex sottosegretario all'Economia ed ex coordinatore di Forza Italia in Campania, nell'ambito del cosiddetto processo "Il Principe e la scheda ballerina". Si tratta di uno dei numerosi procedimenti giudiziari in cui è rimasto coinvolto Cosentino: in questo caso, l'ex sottosegretario era accusato di aver impiegato capitali illeciti con l'aggravante mafiosa; nella fattispecie, il denaro sarebbe stato impiegato per la costruzione di un centro commerciale (poi mai edificato), voluto dal clan dei Casalesi.
Per il procedimento "Il Principe e la scheda ballerina", Nicola Cosentino era stato condannato in primo grado a 5 anni e 6 mesi di carcere dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il 29 settembre del 2020, però, la Corte d'Appello di Napoli aveva ribaltato la sentenza e aveva assolto Cosentino. Nelle scorse ore è arrivato l'epilogo di questa vicenda giudiziaria, con la conferma dell'assoluzione da parte della Corte di Cassazione.
Cosentino condannato a 10 anni per il processo "Eco 4"
In un altro dei procedimenti a suo carico, il cosiddetto processo "Eco 4", l'ex sottosegretario all'Economia è stato però condannato a 10 anni, nel luglio del 2021, dalla Corte d'Appello di Napoli: la condanna è arrivata per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo i magistrati della Corte d'Appello partenopea, come hanno scritto nella sentenza, Nicola Cosentino è stato il referente del clan dei Casalesi e con loro ha intrattenuto rapporti nel corso di tutta la sua carriera politica.