Neonato ustionato a Portici, Vincenzino migliora e sarà affidato a una nuova famiglia
Vincenzino, il neonato di Portici ricoverato in ospedale da quando aveva appena quattro giorni per ustioni su tutto il corpo, avrà una nuova famiglia, individuata per lui dal Tribunale dei Minori di Napoli. Ad annunciarlo è il sindaco di Portici, Enzo Cuomo, che aggiorna anche sullo state di salute del piccolo: l'operazione di innesto di pelle è andato bene, Vincenzino sta migliorando e secondo le previsioni dei medici potrebbe lasciare l'ospedale nel giro di un mese e mezzo.
Ai genitori del piccolo era stata sospesa la potestà già prima della nascita, per precedenti criticità che avevano portato a perderla anche nei confronti degli altri figli della coppia. Il bimbo era nato in casa, a Portici. Il 118 era intervenuto una prima volta, chiamato dal padre, e una seconda volta pochi giorni dopo, riscontrando le lesioni la cui natura, ad oggi, non è stata ancora del tutto chiarita: si ipotizza che possano essere ustioni chimiche, causate da un detergente non adatto. I genitori sono stati entrambi arrestati; la madre, che risulta avere dei problemi psichiatrici, agli inquirenti aveva detto di non ricordare nulla di quello che era successo e di non sapere che il figlio fosse ferito.
"Il nostro piccolo Vincenzino avrà una mamma e un papà che sapranno amarlo e farlo crescere con serenità e gioia – scrive su Facebook il sindaco Cuomo – la seconda buona notizia è che, con un delicatissimo intervento chirurgico, come spiegato dal dottor Zamparelli, al bimbo è stata applicata della cute creata appositamente per lui a partire da un piccolo prelievo di pelle. Una operazione complessa eseguita per la prima volta su un bambino così piccolo e al Santobono, dove operano medici che ritengo capaci di autentici miracoli. Le parole dei dottori sono confortanti: le possibilità che il nuovo impianto cutaneo attecchisca come auspicato sono molto alte e finora i segnali sono positivi. Ancora una volta i medici ci raccontano di un bimbo che cresce proprio come gli altri, seppur ancora costretto in un reparto di degenza, non più in terapia intensiva, a causa delle gravissime lesioni".