Neonato ustionato a Portici, domani interrogatorio per la mamma. Il gip: “Condotte gravi”
Migliorano, anche se lievemente, le condizioni del piccolo Vincenzo, il bimbo nato lo scorso 12 marzo in un'abitazione di Portici e finito in ospedale 4 giorni dopo con ustioni chimiche su tutto il corpo. I genitori sono stati entrambi arrestati, venerdì 19 marzo il provvedimento è stato convalidato. Quello che è successo in quella casa non è stato ancora del tutto ricostruito ma si suppone che la madre, che soffre di problemi psichiatrici, possa averlo lavato utilizzando dei prodotti non adatti, come candeggina, causandogli le lesioni sulla cute.
Venerdì sera il gip di Napoli Rosaria Maria Aufieri ha convalidato l'arresto, ritenendo di allarmante gravità le condotte, sia commissive sia omissive, di Concetto Bocchetti, 46 anni, e della compagna Alessandra Terracciano, 36 anni. Lui è nel carcere di Poggioreale, a Napoli, lei è invece piantonata nel reparto Psichiatria dell'Ospedale del Mare, non appena le sue condizioni di salute lo permetteranno verrà trasferita nel femminile di Pozzuoli. La 36enne verrà sottoposta a interrogatorio domani, dalle sue parole gli inquirenti sperano di riuscire a ricostruire cosa successe tra il 12 marzo, giorno in cui intervenne la prima ambulanza, subito dopo il parto, quando il neonato era in buona salute, e il 16 marzo, quando nella casa di Portici arrivò il secondo equipaggio e trovò il bambino coperto di sangue per le lesioni alla pelle. Sulla dinamica dell'intervento del 118 stanno indagando i carabinieri, che nei giorni scorsi hanno acquisito le schede.
I genitori del bimbo avevano avuto insieme altri due figli, che erano stati loro tolti pochi mesi fa. In precedenza avevano avuto figli con altri partner, affidati all'altro genitore. Sono accusati dalla Procura di Napoli di maltrattamenti continuato in concorso, abbandono di minori e lesioni aggravate in concorso. Il gip ha optato per la custodia in carcere perché ritiene che i due potrebbero reiterare quelle condotte, in quanto non capaci di comprenderne la gravità. Durante l'interrogatorio Bocchetti ha fornito versioni contrastanti sulla vicenda; ha detto tra le altre cose di essere stato allontanato dall'abitazione in cui conviveva con la 36enne, ma dei testimoni hanno invece riferito di averlo visto anche nei giorni precedenti al parto.