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Nell’auto rubata ad Arzano, minaccia i vigili: “Chiamo gli amici di Secondigliano”

Un 50enne napoletano è stato sottoposto a fermo ad Arzano; individuato a bordo di un’auto rubata, ha minacciato la Municipale e si è ferito da solo al volto per simulare un’aggressione.
A cura di Nico Falco
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"Non sapete chi sono io, vi faccio vedere con gli amici di Secondigliano". Minacce e anche insulti, diretti alla pattuglia della Polizia Municipale che lo aveva fermato per un controllo mentre era accanto ad un'automobile rubata. È accaduto ad Arzano, in provincia di Napoli, e lo spauracchio di fare intervenire "qualcuno" in sua difesa non è servito a nulla: per P. D., 50enne del quartiere napoletano con precedenti per vari reati tra cui estorsione, rapina e porto abusivo di armi, è scattata la denuncia e la vettura è finita sotto sequestro. Successivamente il magistrato ha disposto il fermo; le accuse sono di resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire generalità, guida senza patente, minacce e ricettazione.

Gli agenti della Locale erano sulle tracce dell'uomo già da diversi giorni, lo avevano individuato a bordo di un'automobile rubata e avevano diramato le ricerche anche alle forze dell'ordine. Quando lo hanno localizzato era accanto vicino al veicolo, con lui c'erano altre persone con precedenti. Alla richiesta di esibire i documenti, l'uomo ha iniziato ad alterarsi. Prima si è rifiutato, poi ha cominciato ad inveire e a minacciarli paventando l'intervento degli "amici di Secondigliano". Si è reso conto che nemmeno quella strategia avrebbe funzionato e allora si è ferito al volto per simulare di essere stato aggredito: inutile anche questa mossa, gli agenti lo stavano riprendendo coi telefonini e hanno potuto dimostrare che aveva fatto tutto da solo.

Per l'intervento è stato richiesto il supporto di un'altra pattuglia, sul posto è arrivato anche il comandante, il colonnello Biagio Chiariello; alla nuova richiesta di esibire i documenti, il 50enne si è ancora rifiutato e ha cominciato a elencare il suo curriculum criminale. Alla fine è stato bloccato e portato in caserma dove è stato accertato che era sprovvisto di patente di guida. Durante il fermo il comandante è rimasto ferito ad una mano ed ha dovuto fare ricorso alle cure mediche; è stato giudicato guaribile nel giro di pochi giorni.

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