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Nell’Arenile di Bagnoli uno scontro tra bande. I due 15enni in Rianimazione, salvati dalla velocità dei soccorsi

Restano in Terapia Intensiva i due 15enni accoltellati nel locale notturno di Bagnoli; il 17enne, bloccato ieri sera dalla Polizia, è stato arrestato.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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"Mi hai tozzato", "stai guardando?", "ma vuoi abbuscare?". Il resto è il caos: gli spintoni, due gruppi che si fronteggiano, uno dei giovani che viene accerchiato e che comincia a sferrare coltellate colpendo due dei "rivali" e ferendosi lui stesso alle mani. Retroscena classico della rissa che si è consumata intorno alle 21 di ieri, 30 aprile, nell'Arenile di Bagnoli, dove era in corso la serata dedicata agli studenti dei licei napoletani. Protagoniste due bande di ragazzini, una del quartiere e l'altra di Secondigliano. Il bilancio è gravissimo: due 15enni ricoverati in Terapia Intensiva, dopo essere stati sottoposti ad un intervento chirurgico d'urgenza, e un 17enne arrestato per tentato omicidio. Ma sarebbe potuto essere ben più pesante: pochi minuti di ritardo dei soccorsi e i ragazzi avrebbero rischiato seriamente di morire.

Rissa nell'Arenile, due 15enni accoltellati

I due giovani feriti sono di Bagnoli mentre quello arrestato è di Secondigliano. Sono tutti incensurati. Sulla vicenda le indagini sono in corso, affidate al commissariato Bagnoli della Polizia di Stato (dirigente Vincenzo Coletta, presente sul posto), gli elementi finora raccolti parlano di una rissa tra "paranzelle", due gruppi di giovanissimi. Una "tarantella" di quelle che abitualmente nascono nei locali quando si incontrano comitive che sono proprio alla ricerca del pretesto, dello spintone involontario o addirittura inesistente per far partire la lite.

Nel gruppo dei 15enni ci sarebbero anche diversi ragazzini già ben conosciuti alle forze dell'ordine, "famosi" proprio per l'attitudine a mettersi in situazioni del genere. Ieri sera la comitiva del quartiere flegreo si sarebbe scontrata con quella proveniente da Secondigliano, non è chiaro da chi sia partita la lite; il 17enne, in inferiorità numerica, avrebbe tirato fuori il coltello e avrebbe sferrato i fendenti: uno ha riportato ferite allo stomaco e all'addome, l'altro, quello più grave, è stato colpito al fegato.

Il 17enne arrestato per tentato omicidio

Il 17enne è stato bloccato dagli addetti alla sicurezza dell'Arenile e consegnato agli agenti del commissariato Bagnoli, che erano già nel locale nell'ambito dei servizi predisposti per serate del genere; il coltello è stato rinvenuto nei pressi di una staccionata poco distante. Prima di essere portato negli uffici di polizia, il giovane è stato accompagnato in ospedale per essere medicato per le ferite alle mani, gli sono stati applicati diversi punti di sutura. Poi l'interrogatorio e alla fine è scattato l'arresto, anche sulla scorta del racconto di diversi testimoni ascoltati dai poliziotti: l'accusa è di tentato omicidio plurimo. È stato accompagnato nel Centro di Prima Accoglienza dei Colli Aminei.

La tragedia evitata grazie ai soccorsi

Al momento i due 15enni sono ricoverati nella Rianimazione dell'ospedale San Paolo, i medici non hanno ancora sciolto la prognosi: si dovrà attendere le 24 ore per monitorare l'evoluzione delle loro condizioni di salute, che appaiono comunque stabili. Se i soccorsi avessero tardato, però, le cose sarebbero potute andare diversamente. Ieri, infatti, la tempestività dei soccorsi è stata un fattore fondamentale.

A partire proprio dall'organizzazione dell'Arenile, che per serate del genere predispone la presenza di un'ambulanza sul posto, grazie alla quale i due sono stati portati al Pronto Soccorso velocemente; un ritardo di una ventina di minuti avrebbe potuto essere fatale. Poi, l'organizzazione dell'ospedale San Paolo, dove in poco più di un quarto d'ora sono state preparate equipe mediche e sale operatorie per gli interventi chirurgici.

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