Nella Vela Gialla di Scampia lo spaccio di droga non è mai finito
Scampia è sicuramente migliorata nel corso degli anni: arresti eclatanti e smantellamenti delle organizzazioni criminali hanno smembrato la "piazza di spaccio più grande d'Europa" un primato che pare purtroppo essere passato al Parco Verde di Caivano e a due aree di Melito: il Parco Monaco e il rione 219 che ad oggi sono le due piazze di spaccio più grandi e potenti di Napoli Nord.
Fatto sta che a Scampia, nelle famigerate Vele (o quel che ne resta) lo spaccio di cocaina, hashish, erba, crack, kobrett ed eroina non si è mai fermato del tutto. Lo dimostrano i vari sequestri e arresti di carabinieri e polizia nel corso del 2023. In questo periodo, poi, con l’arrivo delle festività la “domanda” aumenta e la produzione per la vendita al dettaglio si muove di conseguenza.
Ieri i carabinieri della compagnia Napoli Stella hanno intensificato i controlli nelle potenziali piazze di spaccio di Scampia. Durante il blitz, realizzato con il prezioso contributo del nucleo Cinofili di Sarno, i carabinieri del nucleo operativo e della locale stazione hanno arrestato un 35enne del posto già noto alle forze dell’ordine.
I militari hanno perquisito la sua abitazione dove hanno rinvenuto e sequestrato 1.673 dosi di eroina per un peso complessivo di quasi 1,5 kg di sostanza stupefacente. Trovati anche 929 dosi di cocaina e 250 dosi di crack. Complessivamente il blitz ha portato a 2 chili di droga. Denunciato anche un ragazzo che neanche dieci giorni fa ha compiuto 16 anni. Il ragazzino aiutava De Rosa nella vendita della droga che avveniva all’interno della Vela Gialla.
I controlli però non sono terminati con l’arresto del pusher e la denuncia al giovane complice ma si sono estesi in tutto il quartiere. Perquisizioni in via Annamaria Ortese: trovata un’arma corta da sparo calibro 7,65 a tamburo da sei colpi pronta all’uso, 50 colpi calibro 45 R-P Auto Rim, 9 panetti di hashish per un peso complessivo di 200 grammi, un bilancino di precisione, una busta con all’interno 13 grammi di marijuana, 51 dosi della stessa sostanza e 19 stecche di hashish per altri 130 grammi di sostanza stupefacente. Armi e droga, come ai "vecchi tempi" in cui nell'area spadroneggiava il clan Di Lauro, erano nascosti all’interno delle aree comuni dei lotti SC 2-SC 3. Sulla pistola saranno effettuati gli accertamenti balistici del caso per verificare un suo eventuale utilizzo in fatti di sangue o altri delitti.