Nella bottiglia di vino c’è la cocaina liquida: trasportata come la spesa del supermercato
La cocaina liquida "trasportata" nelle bottiglie di vino e nelle buste come la normale spesa del supermercato. Un fenomeno che sta diventando frequente, per quanto esistente già da tempo: la cocaina che viene sciolta con alcuni solventi e poi, una volta giunta "in incognito" a destinazione, viene trasformata nuovamente nella sua forma originale grazie a determinati trattamenti chimici. Un sistema che già da tempo si è diffuso tra i narcotrafficanti, che di volta in volta studiano mezzi diversi per trasportare cocaina senza essere beccati, ma che altrettanto spesso vengono beccati dalle forze dell'ordine.
L'ultimo sequestro di cocaina liquida è avvenuto a Torre Annunziata, nella provincia vesuviana di Napoli: qui, alcune pattuglie della stazione di Boscoreale e del nucleo operativo radiomobile oplontino, hanno notato un'automobile di passaggio su via Vittorio Veneto, fermandola per un controllo. A bordo c'erano tre persone, tra cui un giovane con l'accento francese, senza documenti né bagagli ma solo una busta della spesa (un tipico shopper) con dentro una bottiglia di vetro con l'etichetta di un vino sudamericano. Non è apparso chiaro cosa stesse facendo, e così è stato portato in caserma assieme agli altri. Analizzata la bottiglia, è emerso che all'interno il liquido biancastro non fosse vino, ma cocaina liquida. Oltre un litro di sostanza stupefacente, in forma liquida, che attendeva solo di tornare nella sua forma originale una volta arrivato a destinazione. A quel punto, sono scattate le manette: il 27enne è risultato essere un argentino che da tempo vive in Francia, ed è stato arrestato per detenzione di droga ai fini di spaccio. Si trova ora in carcere, in attesa di giudizio.