Nel bar (sporco) del liceo di Napoli panini e merendine sequestrati dai carabinieri del Nas
Merendine figlie di nessuno, panini addentati famelicamente dagli studenti nell'ora di break con all'interno prodotti non tracciati, ovvero senza quella indispensabile "carta d'identità" che consente al consumatore di risalire al produttore in caso di problemi causati dal cibo. Per questo motivo – e purtroppo non è la prima volta – il Nucleo Antisofisticazione dei Carabinieri (Nas) ha disposto la sospensione dell’attività di somministrazione e vendita di alimenti e bevande di un punto ristoro operante all’interno di un liceo classico di Napoli.
I carabinieri nel loro verbale hanno riscontrato pessime condizioni igieniche soprattutto per quel che riguarda attrezzature e ambienti di stoccaggio e somministrazione dei preparati di gastronomia. Risultato? Sottoposti a sequestro 50 kg di prodotti dolciari e
generi alimentari destinati agli studenti e professori, privi di qualsivoglia indicazione utile alla rintracciabilità.
L’attività ispettiva è stata estesa al laboratorio artigianale di produzione che riforniva i prodotti dolciari, ubicato a Napoli, riscontrato con gravissime carenze igienico sanitarie strutturali, per cui è stata disposta la sospensione dell’attività. Sono stati sottoposti a sequestro ulteriori 400 kg tra materie prime, semilavorati e prodotti finiti. Contestate violazioni amministrative per 7.500 euro.
La scorsa settimana i Nas insieme agli ispettori dell'Azienda sanitaria locale hanno controllato e sospeso l’attività di molti bar di diverse scuole napoletane, fra i quali i licei Mercalli, Alberti, Serra, Artistico e Umberto I. Questo tipo di attività di inscrive in una intensificazione dei controlli su base nazionale. I risultati sono piuttosto preoccupanti: un terzo dei bar controllati sono irregolari.