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Nel Rione dell’Amica Geniale l’ex Cinema Rivoli cambia destinazione, ma i fondi sono bloccati

La Regione Campania ha aumentato da 2 a 3 milioni i fondi per il recupero. I tempi previsti per i lavori.
A cura di Pierluigi Frattasi
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L'ex Cinema Rivoli del Rione Luzzatti, dove è ambientata la saga de L'Amica Geniale di Elena Ferrante, diventerà una struttura socio sanitaria e culturale. La Regione Campania, proprietaria dell'immobile, ha aumentato i fondi da 2 a 3 milioni di euro per i lavori. L'ex cinema è abbandonato da anni e, di fatto, ridotto ad un rudere. L'idea è quello di riqualificarlo e farne un centro di servizi per la comunità. Ma quali sono i tempi? La procedura amministrativa potrebbe essere conclusa entro il 2024, ma non sono esclusi ritardi. Le risorse, infatti, arrivano dai fondi FSC, per i quali al momento c'è un contenzioso tra la Regione Campania e il Governo Meloni.

Il punto della situazione è stato fatto in Regione Campania durante un Question Time della consigliera regionale Roberta Gaeta (Demos-Europa Verde) al quale ha risposto l'assessore Antonio Marchiello. “La Regione ha confermato il suo impegno per la riqualificazione del Rione Luzzatti a Napoli. Anzi, ha aumentato l’importo dell’investimento da 2 a 3 milioni. Bisogna però constatare il rallentamento e la sospensione del progetto a causa della mancata sottoscrizione del contratto per l’attribuzione alla Campania dei fondi Sviluppo e Coesione: è un ulteriore danno provocato dalla maggioranza di questo Governo a un territorio che ha necessità di rinascere e riqualificarsi per venire fuori dal disagio in cui vive”.

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Il progetto di riqualificazione

Il 14 dicembre scorso, l'ASL Napoli 1 Centro ha trasferito all'Ufficio Grandi Opere il progetto di Fattibilità per il "Riuso dell'ex Cinema Rivoli in struttura pubblica per attività socio sanitarie e culturali a servizio della comunità del rione Luzzatti del quartiere Poggioreale denominato "Rivoli Cinema Lab". Nell'ambito della programmazione delle risorse dell'FSC 2021-'27, la Regione Campania, per il tramite dell'Autorità di Gestione FSC, ha trasmesso al Dipartimento per la Coesione una scheda di finanziamento avente ad oggetto la "Realizzazione di un polo sociosanitario nell’area Ponticelli di Napoli – ex cinema Rivoli”. L'importo richiesto è pari a 3 milioni di euro ed è a valere sulle risorse FSC imputate programmaticamente alla Regione Campania con delibera CIPESS 25 del 3 agosto 2023.

Gaeta: "Bisogna sbloccare le opere"

Il Rione Luzzatti, spiega Gaeta, è:

“Un quartiere poco conosciuto, con tanti abitanti e poche opportunità che poi sono aumentate quando è diventato il set cinematografico de “L’amica geniale”: da quel momento sono iniziati ad arrivare turisti da dentro e fuori la Campania. L’ex cinema Rivoli è di proprietà della Regione e in disuso da tantissimi anni. Palazzo Santa Lucia ha voluto predisporre un progetto per restituirlo a un territorio che ha necessità di spazi qualificati”.

In gioco anche il destino della biblioteca

L'incertezza riguarda il destino anche dell'attigua Biblioteca Andreoli:

L’investimento sul Rione Luzzatti è però bloccato come lo sono le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione destinate alla Campania. Oltre all’area dell’ex cinema è in gioco il destino dell’adiacente Biblioteca Comunale Andreoli, i cui locali, sempre di proprietà della Regione, rientrano tra i fitti passivi del Comune di Napoli e dovranno essere liberati entro il 31 dicembre del 2025. Anche per la biblioteca sarebbe necessario poter accedere alle risorse dei finanziamenti Fsc: “I fondi di coesione servivano per riqualificare quelle zone del territorio che avevano maggiore necessità, cosa che finora ci è stata impedita per i rallentamenti, a questo punto assolutamente voluti, da parte di questo Governo” sostiene Gaeta che lega le sue perplessità anche alla “grandissima preoccupazione a ridosso dell’approvazione alla Camera dell’autonomia differenziata”. “Da parte di tutti i rappresentanti politici che hanno votato questo provvedimento c’è stata una mancata tutela del Mezzogiorno: è una misura – conclude la consigliera – che spacca l’Italia e danneggerà irrimediabilmente tutto il Sud”.

La storia dell'ex cinema

La UOD "Ufficio Tecnico" della Regione Campania, come ricostruito da Marchiello, dopo il rilascio dello stabile avvenuto nel 2004 a seguito di contenzioso, ha curato la tenuta in sicurezza dello stabile intervenendo periodicamente per evitare danni a persone e cose. Per quanto riguarda i lavori di riqualificazione necessari per il recupero della struttura, l'Ufficio Speciale Grandi Opere ha spiegato che:

L'ex cinema Rivoli rientra tra i numerosi edifici del Rione Luzzatti di Napoli, complesso di palazzine del quartiere Poggioreale ubicato in piazza Francesco Coppola. Tale fabbricato, come riferito dall'interrogante, è di proprietà della Regione Campania.

A partire dal 2020 sono stati effettuati diversi incontri tra i vari soggetti istituzionali coinvolti, al fine di definire la migliore soluzione per la riqualificazione della struttura e per il suo completo riutilizzo.

In particolare, vista l'esigenza di incrementare la presenza di strutture per l'erogazione di servizi sociosanitari nel quartiere, si sono susseguite una serie di riunioni con l'ASL Na 1 al fine di individuare, rispetto al fabbisogno socio-sanitario, le funzioni da destinare al quartiere.

I fondi Fsc bloccati da un contenzioso

I fondi Fsc, però, come detto, al momento sono bloccati:

A tutt'oggi, la Regione Campania non ha potuto sottoscrivere l'Accordo per la Coesione per la dilatazione dei tempi del procedimento che hanno indotto l'Amministrazione regionale ad impugnare, innanzi al TAR Campania, l'inerzia serbata dal Ministero per la Coesione. All'esito dell'appello interposto dal Ministero contro la sentenza, favorevole per la Regione, anche il Consiglio di Stato ha ordinato al Ministero di concludere l'istruttoria, all'uopo assegnando termine di 45 giorni, in scadenza al prossimo 28 giugno.

L'avvio dell'intervento dopo l'estate

Per l'avvio dell'intervento occorre attendere la sottoscrizione dell'accordo, nonché – ai sensi dell'art.1, comma 178 della legge n. 178 del 2020 – la delibera CIPESS di concreta assegnazione delle risorse e il visto della Corte dei Conti. L'ipotesi, quindi, è che la situazione possa sbloccarsi dopo l'estate 2024, perché il 28 giugno è previsto lo sblocco dei fondi dal Governo. Poi si deve attendere la delibera del CIPESS, quindi la decisione della Corte dei Conti.

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