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Nel deposito di Piscinola una tonnellata di sigarette false, due arresti

Scoperto a Piscinola, nella periferia Nord di Napoli, un deposito di sigarette contraffatte; arrestati il titolare e l’autista di un furgone che aveva appena caricato la merce.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Un carico di sigarette di oltre una tonnellata è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza a Piscinola, nella periferia Nord di Napoli; per arrivare al deposito i militari hanno seguito un furgone che avevano notato durante gli appostamenti: lo hanno tenuto d'occhio, hanno aspettato che andasse a caricare la merce e, subito dopo, lo hanno bloccato per un controllo, passando poi al deposito. Nel bilancio dell'operazione anche due arresti: il conducente del furgone e il titolare del locale dove venivano stipati i tabacchi.

Il sequestro è scattato nell'ambito dei controlli predisposti dal Comando Provinciale di Napoli lungo le principali arterie di accesso alla città. Tra i numerosi veicoli in transito, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno visto un furgone che si dirigeva verso un'area isolata nel quartiere di Napoli Nord; atteggiamento sospetto, così i militari hanno deciso di seguirlo per verificare cosa stesse succedendo. E non hanno dovuto attendere molto: lo hanno osservato entrare nel deposito e, poco dopo, uscire, evidentemente dopo avere caricato qualcosa.

A quel punto i finanzieri hanno imposto l'alt e il conducente ha praticamente confermato i sospetti: ha tentato in tutti i modi di eludere il controllo, ma alla fine è stato bloccato. Sul veicolo, 13 cartoni contenenti 650 stecche di tabacchi esteri contraffatti, per un peso di 130 chili. I finanzieri hanno deciso quindi di estendere la perquisizione al deposito, dove hanno trovato quasi una tonnellata di merce dello stesso tipo; complessivamente sono finiti sotto chiave 1.100 chili di sigarette di contrabbando e contraffatte, che una volta immesse sul mercato avrebbero fruttato, secondo le stime, circa 150mila euro.

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