“Nel carcere di Poggioreale situazione latino-americana, in 10 in celle da 3”, blitz del Partito Democratico

Una delegazione del Partito Democratico è entrata nel carcere di Poggioreale e ha denunciato sovraffollamento e situazioni igienico sanitarie critiche.
A cura di Peppe Pace
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L'europarlamentare Sandro Ruotolo e i deputati Arturo Scotto, Marco Sarracino, Toni Ricciardi e Stefano Graziano, accompagnati dal garante dei detenuti Samuele Ciambriello, hanno fatto visita al carcere di Poggioreale per monitorare le condizioni dei detenuti: "Abbiamo visto una situazione latino-americana, celle destinate a 3 persone con dentro 8, 9, 10 detenuti e un solo ventilatore – denuncia l'europarlamentare Sandro Ruotolo – abbiamo visto un vecchietto di 80 anni, pazienti oncologici tra i reparti, siamo in una situazione di emergenza democratica, porteremo la questione al Parlamento Europeo".

Dello stesso avviso Scotto e Graziano, che hanno invitato il governo a cercare soluzioni alternative alla costruzione di nuovi istituti penitenziari, una soluzione a lungo termine che non terrebbe conto delle eventuali misure alternative al carcere proprie di ogni stato di diritto.

Una situazione di sovraffollamento tale da non garantire né la funzione rieducativa, né, come ha sottolineato Toni Ricciardi, la prospettiva di un futuro dopo lo sconto della pena.

Marco Sarracino ha posto l'attenzione sull'ultimo episodio eclatante, che ha visto un giovane del Mali staccare a morsi il dito al compagno di cella: "Viveva in condizioni estreme, senza nemmeno un letto nella cella".

In riferimento all'emergenza psichiatrica, è intervenuto anche il garante dei detenuti Samuele Chiambriello: "Ci sono 200 pazienti psicotici e solamente 2 psichiatri, abbiamo fatto bene a chiudere i manicomi (gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari ndr.) tra il 2015 e il 2016 perché in quei luoghi c'erano situazioni inumane, ma non è che da allora in Italia non c'è più la malattia psichica. Servirebbero unità fisse di medici, psichiatri e infermieri preparati, anche nell'autodifesa, perché molti si rifiutano di assistere pazienti malati di mente per paura di essere aggrediti".

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